Il silenzio che ogni anno avvolge Genova alle 11.36 del 14 agosto non è mai solo un momento di ricordo: è il peso di un dolore che ancora attraversa la città, la Liguria e l’Italia intera.
Sette anni fa, in quell’istante, il Ponte Morandi crollava portando via 43 vite, ferendone altre 16 e costringendo centinaia di persone a lasciare le proprie case. Oggi, nella giornata della memoria, istituzioni e cittadini si stringono attorno ai familiari delle vittime, con la consapevolezza che il ricordo deve andare di pari passo con l’impegno a garantire sicurezza e giustizia.
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Nel settimo anniversario del crollo, il Presidente Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al sindaco di Genova, Silvia Salis. “Il 14 agosto 2018 segna una pagina drammatica nella storia del nostro Paese: quarantatré vite spezzate, centinaia di persone costrette ad abbandonare le loro abitazioni. Una ferita indelebile nel cuore di Genova, della Liguria, dell’Italia”, ha scritto il Capo dello Stato. “Il crollo del Ponte Morandi ha segnato un severo richiamo alle responsabilità pubbliche e private in tema di sicurezza delle infrastrutture. La rapida ricostruzione del Ponte Genova San Giorgio è stata un atto di ripartenza. La tutela delle infrastrutture, per garantire piena sicurezza nella circolazione, non ammette alcuna forma di negligenza. Nel commemorare le vittime, la Repubblica si unisce al dolore dei familiari”.
SALVINI: “ITALIA DEI SÌ CAPACE DI TRASFORMARE IL DOLORE IN FUTURO”
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, in un post su X, ha ricordato le vittime e lodato la reazione del Paese: “Sette anni fa, il crollo del Ponte Morandi spezzò 43 vite e lasciò una ferita profonda nel cuore di Genova, della Liguria e di tutta l’Italia. Oggi ci stringiamo alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di un dramma che non sarebbe mai dovuto accadere”.
“Rendiamo onore alla reazione straordinaria di una città, di una regione, di un Paese che seppero unirsi per ricostruire in tempi record un’opera sicura e moderna. È questa l’Italia dei sì: quella che guarda avanti e trasforma il dolore in futuro».
LOCATELLI: “DA QUEST’ANNO COMMEMORAZIONE AL NUOVO MEMORIALE”
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha posto l’accento sul valore della memoria e sulla necessità di fare chiarezza. “Crolla il Ponte Morandi, perdono la vita 43 persone, 16 restano ferite e 566 sono costrette a lasciare le proprie case. Una ferita aperta, difficile da rimarginare. Troppo dolore per le famiglie delle vittime, per la città di Genova e per tutto il Paese. Da quest’anno la commemorazione si svolgerà al nuovo memoriale in corrispondenza del pilone 9, quello collassato alle 11.36 di quel dannato giorno. Mi auguro che niente di questa assurda vicenda possa essere dimenticato. La mia preghiera è per le famiglie delle vittime e il mio ringraziamento va a Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, soccorritori e a tutti coloro che intervennero con coraggio e dedizione”.