Hanno a cuore l’ambiente, ma spesso non sanno come comportarsi nel quotidiano. È il ritratto della “Generazione Green”, tracciato da un’indagine di Skuola.net in collaborazione con COREPLA, che ha coinvolto 2.500 giovani tra i 16 e i 34 anni. Dalla ricerca emerge che il 74% dei ragazzi si dice preoccupato per la dispersione delle plastiche, mentre un ulteriore 21% riconosce la necessità di impegnarsi maggiormente. Solo il 5% resta indifferente al problema. Tuttavia, il passaggio dalle buone intenzioni ai comportamenti concreti è ancora fragile: 1 giovane su 5 ammette di non conoscere bene le regole del riciclo, e oltre la metà (55%) si dice “solo parzialmente sicuro” delle proprie scelte.
La raccolta differenziata è comunque un’abitudine diffusa, 9 su 10 la praticano regolarmente , e 1 su 2 presta attenzione alla sostenibilità delle confezioni dei prodotti. Ma quando si tratta di casi più complessi, gli errori aumentano: solo il 39% sa che il polistirolo va nella plastica, e appena il 35% riconosce che i giocattoli in plastica devono finire nell’indifferenziato.
La voglia di migliorare, però, non manca: 8 giovani su 10 cercano informazioni su ambiente e riciclo, soprattutto sui social (24%), seguiti da siti web (18%), scuola e università (14%) e famiglia (12%). Proprio la scuola viene indicata dal 22% come il luogo ideale per una formazione ambientale più solida e continuativa, davanti a campagne online e media tradizionali.
“I giovani hanno una forte coscienza ecologica, ma servono più strumenti pratici per agire concretamente”, commenta Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.
Anche COREPLA sottolinea l’importanza di accompagnare questa sensibilità con percorsi educativi costanti: “Trasformare la buona volontà in comportamenti efficaci è la chiave per un futuro sostenibile”, evidenzia il Consorzio.
Un segnale, dunque, che la transizione verso una cittadinanza davvero “green” passa non solo dal cuore, ma anche, e soprattutto, dalla conoscenza.