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“La Pedemontana non è un’opera pubblica, è un’opera d’arte. Utilizzatela, utilizzatela, utilizzatela”

“Un’opera pubblica? Un’opera d’arte”. Ma soprattutto “utilizzatela, utilizzatela, utilizzatela”. Più auto e mezzi viaggiano e viaggeranno sulla Superstrada Pedemontana Veneta meglio sarà, “perché i pedaggi li incassiamo noi” e questo aiuterà ad avere “un piano economico che tenga” e andare ad abbattere il costo di transito. Luca Zaia, presidente del Veneto, vede il traguardo: il completamento della Superstrada Pedemontana veneta si avvicina. Oggi assieme al vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, presso il casello di Spresiano-Villorba, ha inaugurato l’interconnessione con la A27, “passo fondamentale che permetterà all’opera di raggiungere nuovi flussi di traffico verso Nord”. E riannodato i fili di una opera da 94,5 chilometri, “la più grande infrastruttura in cantiere in Italia”. Una superstrada che “conviene” percorrere: da Pordenone si va a Bassano in un’ora e cinque minuti, da Portogruaro a Vicenza in 80 minuti, da Treviso nord a Montecchio in 50; “si risparmia la metà del tempo, si riduce la CO2 e si aumenta la sicurezza stradale…”, elenca Zaia convinto che presto sarà evidente a chi si muove in auto il vantaggio di questa arteria. “Mi hai convinto. Visto che mi è comoda, da Milano ogni tanto passerò di qua per avere il gusto di provarla”, dice Salvini nel suo intervento in cui elogia l’importanza di sbloccare le opere. A completare la Superstrada Pedemontana mancano ormai 12 chilometri, e Zaia spera si faccia presto. Intanto oggi rivendica di aver anche rischiato per portare a termine l’opera i cui primi progetti risalgono agli anni ’90. Ma ora appunto il traguardo è vicino: quella di oggi è la sesta inaugurazione e “entro l’estate, tra qualche mese si chiude tutta la partita”. E Zaia non rinuncia a inserire Montecchio.

L’apertura del collegamento con l’A27 “permette ora di fare l’atteso salto di qualità: decine di Comuni, migliaia di aziende, tantissimi abitanti di questi territori hanno finalmente un’arteria importante per il traffico veicolare, in una delle aree produttive più importanti del Paese. Questo significa anche un aiuto all’economia, all’attrazione di investimenti, alla crescita di una porzione di Veneto che viveva sotto scacco di una viabilità secondaria ormai satura”, dice ancora Zaia. L’asse viario Spresiano-Villorba-A27 era l’ultimo tratto in provincia di Treviso ancora mancante della Pedemontana e rappresenta il naturale proseguimento, attraverso l’intercettazione della A28, con i mercati del nord Europa. E un grazie va alle strutture del ministero per aver “accelerato lo sblocco di autorizzazioni e collaudi”. Il sindaco di Spresiano, Marco Bellapietra, non nasconde l'”emozione grande: siamo quasi alla fine”, e quando ci si arriverà “potremo dire di aver fatto qualcosa di eccezionale: un’opera strategica e fondamentale per il nostro territorio”. Negli ultimi otto anni ci sono stati “momenti tosti… Poteva essere una grande incompiuta e invece siamo qua a inaugurare. Ringrazio tutti quelli che hanno criticato perché per chi amministra, smentire chi critica è la cosa più bella”, afferma. Domenico Dogliani, presidente della concessionaria Pedemontana veneta, parla di “giorno importante, traguardo significativo” dopo “numerose difficolta”; anche lui vede ormai “l’opera al termine”. Dice che “il prossimo mese sarà messa in esercizio” e intanto ringrazia “tutte le imprese del territorio” coinvolte per la “professionalità e la determinazione” nel perseguire un’opera “fondamentale per lo sviluppo di questa importante parte del Veneto”.

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