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La pediatra Carla sui bambini di Gaza: “Dove sei mondo intero? Perché li hai lasciati soli?

“Da diverso tempo io non sto più bene. Non dormo, ho gli incubi, assumo ansiolitici la sera, però vado avanti lo stesso, a vivere. Riusciamo a provare l’empatia per il cagnolino di un influencer e non riusciamo a provarla per un intero popolo”. In un lungo video su Instagram la pediatra e influencer Carla Tomasini, nota come ‘Pediatra Carla’, rivolge un appello per il popolo palestinese martoriato dalla guerra.

“La mattina mi sveglio e vedo il video di un mio collega (palestinese, ndr) che osserva con gli occhi persi nel vuoto, un bambino sventrato, e poi io vengo qui in ambulatorio a fare i bilanci di salute ad altri bambini- dice ancora- Poi mi scrivo la sera con famiglie che mi raccontano che i loro figli non hanno mangiato, mentre io spiego ai genitori italiani come convincere i loro figli a mangiare il cibo che rifiutano. Faccio la nutrizionista pediatrica ed è giusto che io continui a sostenere i miei pazienti, i loro bisogni, però quello che non accetto è che esistano nella nostra testa due modi paralleli, come se vivessimo in due pianeti diversi“.

Riusciamo “a provare l’empatia per il cagnolino di un influencer e non riusciamo a provarla per un intero popolo. Abbiamo in mano degli strumenti che ci dovevano avvicinare e invece ci hanno desensibilizzato e stiamo assistendo, in alta definizione, a una catastrofe e non muoviamo un dito neanche per mettere like e per condividere per dare voce a questa gente, perché siamo anestetizzati– prosegue la pediatra- Il sentimento comune è che siamo tutti morti dentro.
Anche chi resta in silenzio non agisce, si sente dimorare dall’impotenza. Molti non fanno nulla perché hanno paura, chi di perdere il lavoro, commissioni, vendite, un profilo Instagram o semplicemente di essere giudicato o deriso. O magari tacciato di fare politica, odiarsi antisemitismo”.

La verità “è che il popolo ebraico ci ha insegnato tanto, ci ha insegnato a coltivare le proprie radici, a mantenere viva la memoria perché la storia non si ripetesse. Però non abbiamo imparato niente. Come scrive Jonathan Safran Foer, ogni cosa è illuminata dal proprio passato. Mi chiedo se il resort di lusso che costruiranno sulle macerie e che diventerà la nuova Miami del Mediterraneo sarà una meta per gli influencer che adesso non stanno raccontando quello che sta succedendo e sono dei megafoni silenziati. Il Talmud dice che chi salva una vita salva il mondo intero. Dove sei mondo intero? Perché l’hai lasciati soli? Governo italiano, io non mi sento rappresentata e credo che siamo in molti a pensare lo stesso e che ormai tutti lo sanno“.

“Il re è nudo. La storia è scritta e noi siamo stati di nuovo dalla parte sbagliata. Il Mediterraneo è la culla delle civiltà e adesso è diventata una tomba- conclude- Chiudo con le parole del film Mission che parla di colonialismo e della distruzione di un popolo: ‘In verità sono io che sono morto e loro che vivono perché lo spirito dei morti sopravvive alla memoria dei vivi’”.

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