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La storia dell’azienda che paga la quindicesima ai suoi dipendenti

Il sindacato non esita a definirlo un “accordo storico” che ha il merito di portare nelle tasche dei lavoratori una “quindicesima” mensilità di stipendio (e non legata alla presenza). I lavoratori sono quelli della Shape, srl che si occupa delle pulizie meccaniche alla Ducati motor di Bologna. L’accordo in questione è stato trovato ieri dalla Filcams-Cgil con i delegati e impegna la Shape a riconoscere, da ottobre, 100 euro mensili in buoni spesa ai 20 addetti (uomini e donne) che tengono pulite le officine della Ducati: “Una misura che, a fine anno, equivale a una vera e propria quindicesima mensilità”, evidenzia la sigla della Cgil. Cento euro in più per 12 mesi fanno 1.200 euro (e saranno “netti”), appunto un mese di stipendio extra dato che un addetto inquadrato al secondo livello ne prende 1.382 lordi al mese.

Ma il punto “fantastico”, come lo definisce Daniela Dessì, della segreteria della Filcams di Bologna, è che questa quota scatta a prescindere dalla presenza. “Il premio non verrà calcolato sulla base della presenza individuale, evitando così ogni penalizzazione per chi si assenta per malattia o infortunio. Un segnale chiaro: il valore del lavoro non si misura in giornate timbrate, ma nel contributo complessivo che ogni persona porta in base alle proprie reali possibilità”. In altri accordi integrativi non è così. Stavolta, ciò che è “innovativo” è appunto che “si riconosce che la persona contribuisce a prescindere, è un riconoscimento che rende visibili persone che non lo sono ma che si sentono parte dei processi perché le cose vadano bene”, insiste Dessì. L’azienda (sono tre quelle che si occupano delle pulizie in Ducati), “ci è venuta dietro, ha scomesso su questo: vedremo come va”, aggiunge Dessì parlando alla ‘Dire’. Ma intanto sono squilli di tromba.

Con la Shape in Ducati nasce “un accordo triennale e innovativo, che rafforza il potere d’acquisto di chi, ogni giorno, con il proprio lavoro contribuisce al funzionamento di uno dei siti produttivi simbolo del nostro territorio”, dice la Filcams. Che dettaglia così la conquista ottenuta: “La misura, erogata sotto forma di welfare aziendale, è tutelata da una clausola di salvaguardia che evita qualsiasi effetto fiscale a carico del personale dipendente”. È dunque “un accordo che guarda in faccia le persone, non le esclude- dichiara Dessì in una nota- da troppo tempo chi lavora negli appalti, nelle pulizie, nei servizi esternalizzati, è invisibile, quasi ovunque. Oggi, in un luogo simbolico come Ducati, il riconoscimento di una ‘quindicesima’ in buoni spesa è un gesto di rispetto e di giustizia”.

L’accordo con la Shape per la Filcams è anche un “segnale concreto” spedito “contro la logica del massimo ribasso negli appalti”. La “grande innovazione dell’intesa sta nella sua impostazione: un premio universale, che non divide ma unisce, che valorizza l’inclusione senza differenze, restituendo voce al lavoro femminile, alle tante provenienze e culture che convivono nel settore multiservizi, alle fragilità”, un settore “fatto di flessibilità estrema, professionalità spesso sottovalutate, ma anche di orgoglio, sacrificio e abnegazione quotidiana”. Forte del risultato ottenuto, la Filcams ora continuerà “a sostenere, anche negli appalti caratterizzati da un’elevata frammentazione produttiva, una contrattazione che metta al centro le persone e la necessaria sfida per un lavoro tutelato, dignitoso ed equamente retribuito”.
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