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L’efficacia prima di tutto: da oggi si può dire “Esci il cane”

In Veneto e nel nord Italia, semplicemente, non si può sentire. Ma come tutte le peculiarità linguistiche, che distinguono un territorio da un altro, “Esci il cane”, “entra i panni”, o “siedi il bambino”, sono frasi che nel sud hanno la loro correttezza.

E da oggi saranno riconosciute anche al nord, grazie all’Accademia della Crusca, che ha approvato la costruzione di alcuni verbi con l’oggetto diretto anche se finora considerate una sorta di ‘dialetto’ locale.

La motivazione risiede nell’efficacia linguistica. Una sorta di ‘licenza verbale’ in nome della sintesi e dell’espressività, che in questi casi permettono di sorvolare sui limiti grammaticali della lingua italiana. “Forme che sono ormai accolte nell’uso anche se non hanno paralleli in costrutti consolidati con l’oggetto interno come li hanno salire o scendere (le scale, un pendio) – ha spiegato Vittorio Coletti, socio dell’Accademia – Non vedo il motivo per proibirle e neppure, a dire il vero, per sconsigliarle”.

Per il momento vale per la lingua parlata, nello scritto non è ancora lecito.

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