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Lega Nord-Liga Veneta: se la retorica intollerante si trasforma in dialettica etnonazionalista

In Veneto abbiamo forti dubbi sulle misteriose sfornate di centini agli esami di maturità in certe Regioni: una situazione che da anni pone domande di legittimità e di procedura sui diversi metodi valutativi applicati, oltre a procurare svantaggi gravi nei confronti dei nostri studenti.».

Sono queste le dichiarazioni del Presidente dell’intergruppo Lega – Liga Veneto Alberto Villanova in risposta alle dichiarazioni del Ministro Giuseppe Valditara sull’inserimento dell’Istruzione tra le materie oggetto di Autonomia.

«qui, al Nord, vogliamo sfruttare al massimo le potenzialità dei nostri studenti (…) è un vero peccato che la stessa profondità di analisi non sia stata utilizzata quando sono stati definiti i criteri per il riparto delle risorse di rigenerazione urbana, finite tutte al meridione. La meritocrazia, a quanto pare, in Italia funziona solo in una direzione.».

Ci siamo abituati ormai alle periodiche uscite degli esponenti delle varie Leghe e Lighe più o meno nordiche, un ticket sempre fastidioso da timbrare, ma finora mai così ostile.

Tutti riteniamo condivisibile la battaglia per l’autonomia, tant’è che quella Lega ha trovato compagni di partito e sostenitori anche al sud. Ma la violenza verbale utilizzata stavolta da Alberto Villanova nelle sue dichiarazioni oltrepassa il limite del decoro civico, parole che si scontrano ed offendono non solo tutto il sistema scuola ed istruzione, ma soprattutto gli studenti stessi, non solo quelli del sud, ma anche quelli del nord. I ragazzi sono tutti uguali, sia che nasci a Centuripe, sia che nasci a Rotzo. Le eccellenze ci sono a Vicenza, come ci sono a Catania, così come ci sono quelli meno portati che diventeranno operai a Thiene, e quelli che diventeranno camerieri a Taormina.

Fare una distinzione per luogo di provenienza, far intendere che lo studente del nord possa essere più intelligente o preparato dello studente del sud “per nascita”, “per origine”, o peggio ancora “per razza”, non è più propaganda politica, ma diventa intolleranza etnica.

Villanova dovrebbe ricordare che a poche centinaia di chilometri dalla sua Treviso, qualche decennio fa, fu proprio il miope tentativo di dividere il Paese in parti “etnicamente pure” che degenerò nel più feroce conflitto europeo del secondo dopoguerra, quella della ex Jugoslavia.

Se aggiungiamo al condivisibile indipendentismo economico tipico delle Regioni del nord questa nuova componente nazionalistica culturale si genera una narrazione politicamente forzata che senza nessuna meraviglia potrebbe condurre, in un periodo di crisi come quello attuale, a scontri più violenti.

Per uscire dalla crisi, per migliorare i nuovi contesti socio economici mondiali, serve promuovere uno spirito di collaborazione e non di competizione, serve unire e non dividere.

Conosciamo bene il concetto di etnonazionalismo propagandato da sempre dalla Lega, e a noi, che l’epoca dei nazionalismi l’abbiamo studiata e in parte anche vissuta, fa paura.

Perché è anche questa, oggi, la retorica che troviamo dietro al conflitto in Ucraina, perché la pretesa russa che l’Ucraina non sia Stato, che gli ucraini non siano una nazione e che la statualità ucraina sia solo una finzione, non è altro che vile e becero etnonazionalismo.

In Italia abbiamo una Costituzione, che è stata conquistata dai nostri padri solo dopo anni di guerra, anche civile, e con tanti spargimenti di sangue e fatica. Adesso bisogna solo rispettarla, senza se e senza ma, e senza nessuna mezza misura.

Ecco il comunicato stampa integrale del Presidente dell’intergruppo Lega – Liga Veneto Alberto Villanova

(Arv) Venezia 9 nov. 2022 – “Il Nord, vale a dire le Regioni che mandano avanti il Paese, ha bisogno di una struttura scolastica all’avanguardia e preparata, all’altezza delle sfide competitive del mondo di oggi. I dubbi del Ministro Valditara sono comprensibili, perché nulla, quando si parla di Autonomia per il Veneto, deve essere lasciato al caso. E siamo consapevoli che la scuola è un settore su cui dobbiamo puntare grande attenzione. Proprio per questo, ad esempio, in Veneto abbiamo forti dubbi sulle misteriose sfornate di centini agli esami di maturità in certe Regioni: una situazione che da anni pone domande di legittimità e di procedura sui diversi metodi valutativi applicati, oltre a procurare svantaggi gravi nei confronti dei nostri studenti. A queste nostre domande, però, nessuno sa oggi rispondere». È questo il commento del Presidente dell’intergruppo Lega – Liga Veneto Alberto Villanova alle dichiarazioni del Ministro Giuseppe Valditara sull’inserimento dell’Istruzione tra le materie oggetto di Autonomia.

«L’Autonomia nell’ambito dell’Istruzione è un aspetto delicato ed importante. Perché qui, al Nord, vogliamo sfruttare al massimo le potenzialità dei nostri studenti. Ed è per questo che chiediamo programmi, pianificazione ed organici coerenti con il nostro obiettivo: preparare i nostri ragazzi per un mondo sempre più competitivo. Le perplessità che si possono celare dietro la più importante riforma costituzionale di un Paese che oggi segna percentuali di abbandono scolastico tra i più importanti del mondo sono tutte da verificare attentamente. Però è un vero peccato che la stessa profondità di analisi non sia stata utilizzata quando sono stati definiti i criteri per il riparto delle risorse di rigenerazione urbana, finite tutte al meridione. La meritocrazia, a quanto pare, in Italia funziona solo in una direzione» conclude Villanova.”

Fabrizio Carta

 

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