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Mascherine all’aperto e coprifuoco serale, pronto nuovo dpcm

Mascherine obbligatorie anche all’aperto, chiusure anticipate dei locali e feste private a numero ridotto: queste le misure nazionali anticoronavirus attese nel nuovo dpcm che sarà presentato in Cdm e varato dopo il passaggio in Parlamento.

Sulla situazione nelle scuole  l’incontro tra la Azzolina e l’Iss,  in aumento il rapporto tra tamponi e positività, al 2,78%.

Introdurre l’obbligo di mascherine all’aperto in tutta Italia. E’ l’orientamento del governo, che emerge dalla riunione serale a Palazzo Chigi del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, il ministro Francesco Boccia e il sottosegretario Riccardo Fraccaro. L’orientamento sarebbe favorevole alla proposta del ministro della Salute Roberto Speranza, di introdurre l’obbligo per frenare la risalita dei contagi. Ma la decisione verrà presa, viene spiegato da fonti di governo, solo dopo il confronto con il Parlamento: Speranza riferirà martedì alle Camere e poi il governo adotterà il dpcm con le nuove misure. Un divieto, inoltre, per le Regioni di adottare norme anti-contagio meno restrittive di quelle del governo: è l’ipotesi discussa, a quanto si apprende, in serata. La stretta potrebbe arrivare con le nuove misure anti-Covid, attese in settimana: l’idea è quella di permettere ai governatori di adottare proprie disposizioni ma solo se più restrittive di quelle nazionali e invece vietare di introdurne di più “soft”, come avvenuto la scorsa estate con le discoteche.

I  numeri a neanche un mese dalla riapertura delle scuole parlano di oltre mille contagi, tutti casi registrati in oltre 900 istituti e di questi 130 sono già passati alla didattica on line. Numeri che non vengono giudicati preoccupanti, nè dai presidi nè dai ministri della Salute e dell’Istruzione e che saranno analizzati in una riunione ad hoc con i funzionari del Miur, il ministro e rappresentanti dell’Iss.

Sono in lieve calo rispetto a sabato i casi di contagio per Covid 19 in Italia. In 24 ore sono stati registrati 2.578 nuovi casi (sabato erano stati 2.844). Ma è minore anche il numero di tamponi effettuati: 92.714, circa 26mila in meno rispetto al giorno prima. Il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza sale a 325.329. In calo il numero delle vittime: 18 in un giorno, per un totale di 35.986 (ieri erano state 27). Il maggior numero di nuovi casi, che si rileva in tutte le regioni, si registra ancora in Campania (+412), seguita da Lombardia (+314) e Veneto (+261).

Si pensa anche ad un contingentamento delle presenze alle feste private e in occasione di eventi e cerimonie. E’ una delle indicazioni del Cts -che in queste ore il governo potrebbe prendere in considerazione- in merito alle misure anti contagio previste dal prossimo Dpcm, che sarà varato mercoledì prossimo. A quanto si apprende la linea del Cts, per allontanare un aumento significativo del contagio e la necessità di un lockdown generale, sarebbe quella di una restrizione progressiva delle misure nella stagione autunnale: a cominciare da una stretta sulla movida agli orari anticipati di chiusure dei locali sino ad un aumento significativo dei controlli, oltre all’obbligo di mascherina all’aperto.

Ricciardi: “Siamo a un bivio, prossime 2-3 settimane decisive”

“Non è troppo tardi per invertire la tendenza, per far scendere di nuovo la curva. Però bisogna agire subito”. Lo dice in una intervista a Repubblica Walter Ricciardi, consulente del ministro alla Salute Roberto Speranza .

“Nel momento in cui perdi il controllo della situazione epidemiologica hai subito aumenti molto marcati. Adesso non siamo ancora a quel punto, nel senso che la crescita non è ancora di tipo esponenziale – aggiunge Ricciardi -, però ci troviamo davvero davanti ad un bivio”. Per farlo “bisogna implementare i comportamenti saggi che abbiamo imparato a tenere in tutti questi mesi di pandemia. E infatti fanno bene le Regioni ad firmare ordinanze che prevedono l’uso delle mascherine. È necessario fare grande attenzione al distanziamento e in prospettiva, anche non troppo lontana, bisogna che ci sia una partecipazione massima alla campagna per la vaccinazione contro l’influenza. Inoltre, adesso è davvero necessario che un numero maggiore di cittadini scarichi sul proprio cellulare la app Immuni. Se siamo bravi sono convinto che riusciremo a invertire la curva dei contagi che adesso vediamo in salita praticamente in tutte le regioni italiane”. Quanto tempo c’è ancora per farlo? “Non tantissimo, diciamo al massimo due o tre settimane”.

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