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Mondo. London Bridge is down: la Regina Elisabetta II è morta

London Bridge is down: Elisabetta II è morta oggi pomeriggio all’età di 96 anni circondata dall’affetto dei suoi cari nella sua residenza scozzese di Balmoral: “è morta in pace”, ha dichiarato il Palazzo in una brevissima nota.

La Regina più amata e ammirata nella storia moderna era nata il 21 aprile 1926, figlia maggiore del Duca di York, che in seguito diventerà re con il nome di Giorgio VI, e di sua moglie Elisabetta, prima Duchessa di York e poi regina consorte. Ha visto succedersi ben 7 papi e 15 primi ministri da Winston Churchill – il suo favorito – fino a Liz Truss, investita a Balmoral solo lo scorso martedì. Ha assistito a eventi storici: la fine dell’impero britannico, l’uscita del Regno Unito dall’Ue, la guerra delle Falklands e i conflitti in Afghanistan e Iraq, gli attentati islamisti, la pandemia da Covid-19 e perfino la guerra in Ucraina. 120 viaggi i viaggi compiuti visitando 270 Paesi del mondo: regina di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone e Tuvalu, oltre che governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra, comandante in capo delle forze armate, Signora dell’Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey.

Con otto nipoti e dodici pronipoti, ha vissuto anche alterne e complicate vicende familiari: nel 1992, l’Annus Horribilis, quando assistette impotente all’annuncio della separazione del principe Andrea da Sarah Ferguson, poi il divorzio della principessa Anna da Mark Phillips e infine l’uscita del libro ‘Diana. La sua vera storia’ di Andrew Morton, che segnò l’inizio della fine del matrimonio dell’erede al trono, Carlo, con la principessa: una storia che fatto vibrare le pur solida mura di Buckingam Palace fino alle fondamenta.

Nel 1997, un altro momento molto delicato: la morte di Diana, il 31 agosto, a Parigi. La tragica fine di Lady D rischiò di farle vacillare il trono tanto che lei, il 5 settembre, pare su caldo suggerimento dell’allora prime minister Tony Balir decise di parlare in tv per esprimere il suo dolore e la vicinanza al lutto delle persone che, all’esterno di Buckingam Palace, continuavano a depositare fiori in ricordo della ‘principessa del popolo’.

Un “fantasma” quello di Diana che ha accompagnato a lungo la sovrana che solo nel messaggio del Giubileo ha espresso un desiderio che non è certamente passato inosservato ai sudditi e ai tabloid: che Camilla Parker Bowles moglie dell’erede al trono sia considerata la Regina consorte quando il figlio Carlo diventerà Re. “E’ mio sincero desiderio che, quando arriverà questo momento, Camilla sia considerata Regina consorte mentre continua con il suo servizio leale”, ha dichiarato la sovrana chiedendo ai cittadini britannici di “dare a Carlo e alla sua sposa lo stesso appoggio che hanno dato a me”, ha aggiunto.

Controverso anche il rapporto con le due giovani spose degli adorati nipoti William e Harry: se Kate è sin da subito parsa la compagna perfetta in linea con le indicazioni di palazzo benchè capace di ritagliarsi una discreta autonomia, Meghan nonostante un iniziale tentativo di avvicinamento, ha sempre rappresentato la statunitense un po’ egocentrica e divisiva in una famiglia che ai tempi dello zio aveva già sperimentato le sgradite luci di una ribalta eccessivamente mediatica con la successiva sofferta abdicazione.

Il matrimonio col principe Filippo nel 1947

Il suo regno, con i suoi 70 anni e 214 giorni, è il secondo più longevo dopo quello di Luigi XIV: una vita a servizio e oltre il servizio per Elisabetta che raggiunge così l’amato principe Filippo, scomparso lo scorso anno a 99 anni: “L’unico uomo che io abbia mai amato, la mia spalla, il mio tutto”.

di Redazione AltoVicentinOnline

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