Il ‘pandoro gate’ entra nel vivo e la Procura di Milano chiede una condanna ad un anno e otto mesi per Chiara Ferragni, accusata di truffa aggravata insieme a Francesco Cannillo e Fabio Damato.
Al termine dell’udienza che si è svolta martedì 25 novembre, l’imprenditrice digitale ha commentato ai giornalisti presenti: “ho agito sempre in buona fede. Nessuno di noi ha mai lucrato”. La prossima udienza è prevista il 19 dicembre e la parola passerà ai legali di Ferragni. La sentenza è prevista per il 14 gennaio 2026.
Le accuse riguardano presunte pubblicità ingannevoli tra il 2021 e il 2022 per il Pandoro Pink Christmas e le uova di Pasqua ‘Sosteniamo i Bambini delle Fate’. Secondo l’accusa, sarebbero stati raccolti ingiusti profitti per circa 2,2 milioni di euro, inducendo i consumatori a credere in iniziative benefiche inesistenti o limitate.
Ferragni aveva offerto 5mila euro all’associazione Casa del Consumatore per evitare la costituzione di parte civile, offerta respinta. In totale, tra multe, risarcimenti e transazioni, l’influencer ha già sborsato oltre tre milioni di euro.