È morto a 89 anni Pippo Baudo, storico conduttore e simbolo della televisione italiana. Per oltre 60 anni ha accompagnato gli italiani con il suo carisma, il suo talento e il suo inconfondibile stile, diventando un punto di riferimento per generazioni di spettatori. Recordman del Festival di Sanremo con 13 edizioni condotte, è stato anche scopritore di grandi talenti, da Beppe Grillo a Lorella Cuccarini.
Nato a Militello il 7 giugno 1936, si laurea in giurisprudenza ma segue fin da subito la sua vera passione: lo spettacolo. Il debutto arriva nel 1959 come pianista in un concorso musicale condotto da Enzo Tortora. Dopo alcuni provini, si impone come presentatore grazie a una prova in cui fingeva di annunciare Mina al Festival di Sanremo. Era destino.
Nel 1966 arriva il primo successo con Settevoci, diventato celebre anche per l’applausometro. Da lì, Baudo entra nel cuore del pubblico con programmi cult come Canzonissima, Fantastico, Domenica In e naturalmente Sanremo. Resta al centro della scena televisiva per decenni, diventando uno dei volti più riconoscibili del piccolo schermo.
Non mancano crisi e momenti difficili: due rotture con la Rai, un’esperienza travagliata a Mediaset, e persino una condanna patteggiata per una vicenda legata alle telepromozioni. Ma Baudo, uomo dal carattere tenace, è sempre riuscito a tornare.
Negli anni 2000 trova nuovo successo con programmi come Novecento e i suoi ultimi Sanremo nel 2002, 2007 e 2008. A 80 anni torna ancora una volta a condurre Domenica In, l’ennesimo atto d’amore per la TV.