“Il Veneto taglia un traguardo storico nella gestione delle politiche di sviluppo rurale: con gli ultimi pagamenti effettuati da Avepa, il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 è stato completamente attuato, utilizzando tutta la dotazione finanziaria assegnata pari a 1.561 milioni di euro, fino all’ultimo centesimo. Siamo, ancora una volta, i primi in Italia, senza scorciatoie, senza escamotage: questo è un risultato che mi rende particolarmente orgoglioso e vicino ai nostri agricoltori”.
L’assessore all’Agricoltura e alla Montagna Dario Bond annuncia che il PSR veneto è stato il primo a livello nazionale a concludere tutte le attività prima del 31 dicembre 2025, distinguendosi anche per una scelta di assoluta correttezza istituzionale: la Regione non ha fatto ricorso all’escamotage consentito dall’Europa di aumentare nel 2025 il tasso di cofinanziamento UE, che avrebbe comportato una riduzione degli aiuti complessivi ai beneficiari, scelta invece adottata da 16 altri Programmi regionali italiani.
“Questo risultato – dichiara Bond – dimostra che si può essere efficienti, rigorosi e allo stesso tempo rispettosi fino in fondo dei destinatari delle politiche pubbliche. Abbiamo utilizzato tutte le risorse, fatto tutt’altro che scontato nel panorama nazionale che certifica non solo l’efficienza amministrativa nella gestione del Programma, ma soprattutto l’efficacia della strategia regionale, che ha consentito di raggiungere integralmente tutti gli obiettivi previsti dal PSR”.
Dal 2015 ad oggi il Programma ha prodotto numeri di assoluto rilievo: 420 bandi gestiti, oltre 80.000 domande di aiuto finanziate sulle 47 Misure del PSR, più di 250.000 domande di pagamento istruite, oltre 25.000 beneficiari finanziati.
Tra i risultati più significativi si annoverano i 2.700 giovani agricoltori nuovi insediati e sostenuti con 272 milioni di euro; le 6.400 imprese agricole incentivate all’innovazione con 379 milioni di euro; le 466 imprese agroalimentari sostenute per investimenti in trasformazione e commercializzazione con 165 milioni di euro; i 1.100 investimenti forestali finanziati con 74 milioni di euro; 50 milioni di euro per la connessione ultra veloce in 168 comuni rurali; 100.000 ettari di superficie agricola sostenuti per pratiche favorevoli al clima e all’ambiente con 290 milioni di euro; oltre 60.000 ettari di aree montane supportati con 186 milioni di euro di indennità; 9 Gruppi di Azione Locale (GAL) finanziati con 99 milioni di euro a sostegno di 1.700 progetti territoriali.
“Questi numeri raccontano meglio di qualsiasi slogan cosa ha significato il PSR per il Veneto – prosegue l’assessore Bond –: investimenti, innovazione, ricambio generazionale, tutela dell’ambiente, sviluppo delle aree rurali e montane. È la prova concreta che una buona programmazione europea può fare davvero la differenza”.
Questo risultato arriva mentre la Regione guarda già avanti. Il 31 dicembre 2025 rappresenta anche la scadenza del primo obiettivo di spesa del Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR 2023-2027), fissato a 155 milioni di euro su una dotazione complessiva di 817 milioni. Ad oggi il nuovo Programma ha già finanziato oltre 16.000 domande di aiuto ed erogato più di 170 milioni di euro di pagamenti, dati che certificano il superamento anticipato dell’obiettivo di spesa 2025.
“Il messaggio è chiaro – conclude Bond –: il Veneto non solo chiude con successo il ciclo 2014-2022, ma corre già spedito sul nuovo Programma. Continueremo a sostenere con forza lo sviluppo rurale, l’agricoltura e le filiere agroalimentari, accompagnando tutti i territori verso risultati ancora più ambiziosi nei prossimi anni come fatto finora. Per questo grande risultato ringrazio il mio predecessore, l’assessore Federico Caner, le strutture regionali, le associazioni e i Caaf, la cui collaborazione spero continuerà con la stessa efficacia anche per il futuro”.