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Thiene. Pienone di studenti al Fonato per l’incontro con Carmine Abate, vincitore del Premio Campiello

Un pubblico di giovani, misto fra studenti del liceo e degli istituti tecnici, ha accolto  Carmine Abate, vincitore del Premio Campiello nella sua cinquantesima edizione.
La collaborazione fra l’amministrazione comunale, il Liceo Corradini e Confindustria, che ha gia` portato a Thiene Michela Moggi e Andrea Molesini negli scorsi anni, ha offerto anche quest’anno ai giovani thienesi un’opportunita` interessante di incontro non solo con il mondo della lettura, ma anche con il laboratorio di stesura di un libro.

Carmine Abate, autore di ’La collina del vento’, ha saputo coinvolgere i giovani lettori spiegando loro il ’mistero della nascita di un romanzo’, del processo in cui l’autore e` solo uno degli attori, in parte inconsapevole dello sviluppo che la storia prendera`, acquistando via via una logica narrativa e quasi una vita propria.
’La collina del vento’, saga generazionale autobiografica che unisce ad una sottile vena gialla un contenuto storico realistico, ha come tema fondamentale la difesa della propria terra, che e` anche protezione della ’memoria che su di essa aleggia’, secondo le parole dello stesso autore.
Nel romanzo, nato dai racconti del padre dell’autore e nutrito con la fantasia che li rende vivi ed avvincenti, si racconta la strenua lotta di quattro generazioni per difendere la collina, che nasconde, forse le vestigia di un’antica citta` della Magna Grecia, dalle speculazioni della ’ndrangheta e dei ’signori del vento’, i gestori di centrali eoliche.
L’autore ama paragonarsi al meridionalista e senatore a vita Umberto Zanotti Bianco, citato nel testo insieme all’archeologo Paolo Orsi, uomo del Nord che ha voluto rivalutare la cultura del Sud, per essere ponte fra il nostro mondo e quello della Calabria.
’Il romanzo permette di illustrare una realta` nella sua complessita` – spiega Abate – e cosi` di abbattere i pregiudizi’.
Presenti alla manifestazione il portavoce di Confindustria, Roberto Brazzale, e l’assessore alla cultura Gabriella Strinati, nella doppia veste di rappresentante dell’amministrazione pubblica e del Liceo Corradini.
’Un testo che ribadisce il valore del passato – ha detto Davide Dellai, che presentava l’opera – per dare forza alle generazioni future che per esso sono disposte a rinunciare anche alla modernita`.’

Umberto D’Anna

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