Il Presidente USA Donald Trump ha fissato per domenica 5 ottobre alle 18 (ora di Washington D.C.) il termine ultimo per Hamas: accettare il piano di pace presentato dagli Stati Uniti oppure affrontare “l’inferno, come nessuno ha mai visto prima”. L’annuncio è arrivato in un lungo messaggio pubblicato su Truth Social.

Nel post Trump ha definito Hamas “una minaccia spietata e violenta”, affermando che “più di 25.000 suoi soldati” sarebbero già stati uccisi e che i restanti sarebbero “circondati e militarmente intrappolati”.
Il piano proposto è articolato in 20 punti, che includono alcune condizioni considerate centrali:
–il rilascio immediato di tutti gli ostaggi, vivi e la restituzione dei corpi dei deceduti;
–il disarmo di Hamas e la consegna delle armi;
–un cessate il fuoco immediato e la sospensione delle operazioni israeliane;
-la creazione di un organismo internazionale di supervisione incaricato di gestire la transizione e la ricostruzione a Gaza;
–l’esclusione di Hamas dalla futura governance del territorio.
Trump ha affermato che il piano è stato condiviso da Israele e da diversi Paesi della regione, sottolineando che si tratta dell’”ultima possibilità” anche per i combattenti di Hamas rimasti in vita.
La scadenza di domenica sera viene presentata quindi come ultimativa: “Ci sarà pace in Medio Oriente in un modo o nell’altro”, ha scritto Trump, chiedendo ad Hamas di “rilasciare subito tutti gli ostaggi” per evitare nuove azioni militari.