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‘Sesso col crocifisso’. Mostra Venezia sotto choc

‘Paradise Faith’, secondo film di una trilogia dedicata al Paradiso dell’austriaco Ulrich Seidl, primo scandalo dell’edizione numero 69 della Mostra del Cinema di Venezia. Il film, in concorso, e’ gia’ stato tacciato di blasfemia. Racconta il viaggio di Anna Maria (Maria Hofstatter), donna devota in maniera estrema e carnale (c’e’ una scena di sesso con il crocifisso) alla figura di Gesu’, “una storia d’amore”, come la definisce il regista, che ha creato molte polemiche e perplessita’.

Ulrich Seid spiega nell’incontro con la stampa che “non e’ la rappresentazione della fede cristiana, e’ una storia d’amore e di fede estrema di una donna, che racconta anche il conflitto tra fede cristiana e mondo musulmano (il marito di Anna Maria e’ di fede musulmana) che puo’ verificarsi nella realta’ – dichiara il regista – se qualcuno poi ci vede piu’ che il paradiso l’inferno, dipende dai nostro punto di vista. Anche i matrimoni sono a volte infernali. Questo film – conclude – sciocchera’ qualcuno, ma non tutti”.    

Il regista austriaco sottolinea poi di aver fatto molta attenzione a dare un’immagine vera dei protagonisti: “Viviamo in una realta’ trasformata dai media e l’immagine dei nostri corpi e’ spesso distorta, percio’ cerco di raffigurare le persone come sono realmente nella loro autenticita’”. L’autore di un film tacciato di blasfemia, che associa il simbolo della cristianita’ all’atto sessuale confessa di non avere particolare simpatia per l’istituzione ecclesiastica: “Ho avuto un’educazione cattolica – risponde il regista -. Sono cresciuto in collegio in gioventu’, ma poi mi sono ribellato alla chiesa e alla sua morale apparente”. (agi)

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