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Zaia sotto attacco dei no vax. Riceve la solidarietà da tutto il mondo politico

Non è il primo attacco che il Presidente della Regione riceve. Anzi, sono diverse le inchieste che lo riguardano per intimidazioni, minacce, mail farneticanti e persino pedinamenti. Eppure lui è stato sempre uno che ha ribadito la libertà di scelta per il vaccino. Il primo a dichiarare di essere felice della riammissione al lavoro dei medici no vax. Quindi, il gesto proprio non si spiega.

Solidarietà bipartisan, dal Consiglio regionale Veneto, per l’attacco no vax subito dal presidente della Regione Luca Zaia. “Ciascuno è libero di pensarla come crede, ma a tutto c’è un limite. Qui siamo di fronte all’ennesimo, inaccettabile attacco alle istituzioni democratiche e questi atti incivili sono ormai il marchio di fabbrica del mondo no vax”, afferma Erika Baldin (M5s), intervenendo in merito alle scritte apparse sulla Treviso-Ostiglia, che fanno seguito alle minacce a gli insulti rivolti a Zaia sul gruppo Telegram ‘V-V’. “Negli ultimi mesi in Veneto hanno preso di mira ospedali, sedi delle Ulss e anche sedi sindacali. Non si parli quindi della libertà di pensiero che nulla ha a che vedere con gli insulti e le minacce, gesti inqualificabili che non vanno sottovalutati e costituiscono un pericolo per la nostra democrazia”, aggiunge Baldin. “Frasi farneticanti e l’ennesimo atto vandalico che ha imbrattato panchine e cestini dell’immondizia lungo la ciclabile nel tratto trevigiano. Minacce riconducibili al mondo degli anti vaccino, che nei giorni scorsi su Telegram si sono scagliati proprio contro il presidente del Veneto“, interviene il presidente dell’intergruppo Lega-Liga veneta in Consiglio Regionale Alberto Villanova. “Si assiste ad un gruppo che sta coordinando atti vandalici in tutta Italia, con delle vere e proprie gare, delle ‘challenge’ con premi in denaro per chi compie le azioni più temerarie, o bisognerebbe dire più fuori legge. Vandali fanatici che si auto proclamano ‘Guerrieri vivi'”, spiega Villanova. “Una cellula di questi attivisti sarebbe attiva nella Marca Trevigiana, dove nel mirino era finito anche il sindaco di Treviso, Mario Conte. Auspichiamo che i responsabili di questi gesti vigliacchi siano individuati dalle forze dell’ordine”, conclude.

“Per l’ennesima volta le istituzioni vengono fatte oggetto di attacchi indegni da parte della galassia no vax. E per l’ennesima volta condanniamo queste forme incivili che non possono trovare in alcun modo casa nel nostro Paese. Rivolgiamo al presidente Zaia la nostra solidarietà per le scritte oltraggiose e minacciose rinvenute lungo la Treviso-Ostiglia. Questa scia di episodi, di cui sono bersaglio anche organizzazioni sindacali, esponenti politici, sedi di testate giornalistiche e luoghi della nostra democrazia, si sta trascinando da troppo tempo. Serve sempre maggiore fermezza e determinazione di tutti nell’interromperla, individuando i responsabili”.

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