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Thiene. Sei storie, un solo cuore: il Comune di Thiene saluta chi ha fatto del lavoro una famiglia

Sei pensionamenti che segnano la fine di un capitolo importante per il Comune di Thiene e l’inizio di un nuovo tempo per chi, per anni, ha contribuito con professionalità e umanità alla vita dell’ente. Maria Rosa Cappozzo, Maura Fontana, Francesco Fuser, Renato Miotti, Cristina Tedesco ed Ernesta Maria Michielin hanno raggiunto il traguardo della pensione lasciando, come spesso accade nei luoghi vissuti a lungo, un pezzo di cuore tra le mura del municipio, che per molti di loro è stato una vera e propria seconda famiglia.

Volti noti ai cittadini, alcuni in prima linea al pubblico, altri dietro le quinte, ma tutti accomunati dallo stesso spirito di servizio. Ognuno ha offerto un contributo personale che è andato ben oltre il semplice ruolo professionale, intrecciando competenze, relazioni e senso del dovere. Prima di congedarsi definitivamente dall’attività lavorativa, l’Amministrazione comunale ha voluto rendere loro omaggio con un momento di ringraziamento sentito e partecipato.

A celebrare i pensionandi è stato il sindaco di Thiene, Giampi Michelusi, che nel suo intervento ha sottolineato il valore umano del lavoro svolto quotidianamente all’interno della pubblica amministrazione. «Il funzionamento del Comune non si misura solo attraverso atti e procedure – ha detto – ma soprattutto attraverso l’impegno delle persone che vi lavorano. Dietro ogni servizio, ogni risposta ai cittadini, ogni progetto portato avanti, ci sono professionalità, competenze e senso del dovere che meritano riconoscimento». Parole che hanno voluto dare voce anche a quel lavoro spesso silenzioso e poco visibile, ma fondamentale per il buon andamento della macchina comunale. «So bene che non sempre il vostro lavoro è semplice – ha aggiunto il primo cittadino – per questo desidero esprimere un sincero apprezzamento per la dedizione, la disponibilità e lo spirito di collaborazione dimostrati anche nei momenti più complessi».

Agli ormai pensionati è stato consegnato un omaggio simbolico, gesto semplice ma carico di significato, a suggellare un percorso professionale fatto di responsabilità e impegno al servizio della comunità.

Particolarmente toccante è stato il discorso di Maura Fontana, scledense, ma per anni impiegata del Comune di Thiene. La sua testimonianza ha emozionato i presenti per profondità e autenticità. Fontana ha raccontato un pensionamento arrivato «in sordina», senza una data certa, quasi in continuità con un lavoro svolto spesso in smart working, modalità che le ha permesso di affrontare le difficoltà legate alla disabilità, ma che l’ha anche privata del contatto diretto con i colleghi. «Conosco quasi più le vostre voci dei vostri volti», ha detto, ricordando come, nonostante la distanza, siano nati legami profondi e autentici. «In un mondo veloce e superficiale come quello di oggi – ha aggiunto – voi siete il regalo più bello di questi anni di lavoro».

Parole che raccontano non solo un’esperienza professionale, ma una vera missione di vita, trasformando la fragilità in forza e occasione di crescita condivisa. «Essere parte dell’organico del Comune di Thiene mi ha consentito di crescere professionalmente e di sentirmi riconosciuta», ha concluso, ringraziando i colleghi per rapporti costruiti su stima, reciprocità e, spesso, profonda amicizia.

Ora per tutti loro si apre il tempo del meritato riposo. Ma a Thiene restano le tracce di un lavoro fatto con il cuore, che continuerà a vivere nei ricordi dei colleghi e nel funzionamento quotidiano di un Comune che, grazie anche a loro, ha saputo essere comunità.

N.B.

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