- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

A Zanè ‘Pensieri Golosi’ non chiede il green pass. I lettori denunciano. Scarpellini: ‘Caso isolato’

C’è un mondo virtuale che utilizza i social ed è piuttosto rumoroso. Ma ce n’è uno molto più popoloso ed è quello che preferisce agire e denunciare la propria indignazione dietro quello che è il non rispetto delle regole. E’ quanto emerge dalla vicenda dell’attività commerciale ‘Pensieri golosi’, che si trova a Zanè e i cui titolari hanno deciso di non richiedere il green pass. A denunciarlo, rivolgendosi alla redazione di AltovicentinOnline snobbando la solita bacheca facebook, sono stati oltre dieci lettori, che con tanto di nome e cognome, ci hanno raccontato quello che si è presentato dinanzi ai loro occhi. Lo hanno fatto inviandoci una mail a redazione@thieneonline.it. Ci hanno messo quasi tutti nome e cognome, ma la scelta di non divulgare la loro identità è stata ben meditata dalla nostra redazione, alla luce dei fatti accaduti nelle ultime settimane: chi denuncia il non rispetto delle regole, infatti, viene spesso preso di mira e non solo sui social, con azioni molto dure da parte di chi, siamo al paradosso, viene giudicato una sorta di ‘infame’ solo perchè si oppone all’illegalità. Ecco la scelta di ‘proteggere’ queste persone, che leggendo i cartelli davanti al bar hanno deciso di fotografarli, perchè ne facessimo un articolo. Essendo una testata giornalistica libera, non ci potevamo sottrarre e sul caso di ‘Pensieri golosi’, abbiamo ascoltato il parere del comandante della Polizia Locale Altovicentino e Nord Est vicentino per capire se si tratta di un caso isolato.

‘Per fortuna, in tutto l’Alto Vicentino non sono state elevate sanzioni e quello di questo bar di Zanè è senza dubbio un caso isolato – ha spiegato Giovanni Scarpellini – . La scelta di questo barista la conoscevamo perchè ha scritto anche alla Prefettura, rivendicando la privacy. Ma è davvero un caso isolato perchè tutti i bar e ristoranti del nostro territorio si sono adeguati a quella che è comunque, una normativa. Noi come Polizia Locale siamo ‘dipendenti’ dai comuni ed interveniamo su sollecito dei sindaci. Questo esercente ha fatto una scelta estrema, pensando a chi non possiede il green pass, ma la maggior parte della popolazione, è risaputo, la carta verde ce l’ha’.

N.B.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: