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Breganze. ‘Abbiamo arrestato tuo figlio’, ma sono tentativi di truffa

“Deve pagare, suo figlio è nei guai”. Soldi per evitargli il carcere o pagargli l’assistenza di un legale. Due le truffe tentate qualche giorno fa a Breganze. A cercare di orchestrarle un falso avvocato e un finto carabiniere. Nel mirino degli imbroglioni ancora dei genitori, una dei quali 92enne.

Tentativi di raggiro che mirano sempre a fare leva sui sentimenti dei genitori verso i figli. Madri o padri, che più anziani sono meglio è.
A farne denuncia pubblica i figli delle due scampate vittime dell’imbroglio, sul gruppo pubblico Facebook ‘Sei di Breganze se’.
A lanciare l’allarme E.S., la figlia dell’anziana: “Oggi pomeriggio verso le 3 una signora ha telefonato a mia mamma. Anni 92. Ha controllato i dati e poi le ha chiesto se aveva un figlio. Mia mamma ha risposto di sì e allora le ha raccontato di un incidente capitato a questo figlio che era stato arrestato e servivano 10 mula euro… poi mia mamma non ha capito se fosse caduta la linea fatto sta che la chiamata si è interrotta. Poi di nuovo e mia mamma ha lasciato che parlasse tranne dopo un bel po’ precisare che lei non ha figli. Attenzione”.

Uno status che ha catturato l’attenzione di un’altra figlia, S.S., riportando quanto vissuto dal proprio genitore: “È accaduto lo stesso a mio papà ieri pomeriggio: gli hanno detto che chiamavano dalla caserma dei carabinieri di Breganze e che mio fratello aveva avuto un incidente, investito una donna. Mio papà si è molto spaventato, ma ha capito che c’era qualcosa di strano, e ha riagganciato dicendo che mio fratello era coperto dall’assicurazione. Hanno richiamato due volte, dicendo a mio papà che non era un buon padre, perchè non voleva “salvare” suo figlio, che aveva bisogno di un avvocato e che, per l’avvocato, ovviamente, bisognava pagare. Abbiamo chiamato i carabinieri: ci hanno allertati a richiamarli immediatamente nel caso avessimo notato automobili “strane” sostare in prossimità di casa. E.S., forse ti conviene avvisare i carabinieri anche tu”.

Dei fatti sono stati informati i militari dell’Arma della Stazione di Breganze, portandoli a conoscenza delle tentate truffe. Trappole nelle quali i due genitori non sono caduti ma che, purtroppo, miete spesso vittime. Con pensionati che vengono ‘ripuliti’ dei soldi che tengono in casa. O correndo allo sportello della banca o della posta per prelevare la somma richiesta, consegnandola al finto avvocato o carabiniere, credendo di tirare via dai guai un parente.

P.V.

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