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Clandestino si rifugia in albergo scledense, ma la carta d’identità lo tradisce

Voleva farla franca utilizzando il documento dell’amico, ma è bastato poco per capire che si trattava di un clandestino. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Schio , hanno denunciato in stato di libertà un cittadino senegalese S.M. 43enne, domiciliato nel mantovano. Nella notte tra sabato e domenica, i militari si sono precipitati dal cittadino straniero che si era presentato nella struttura alberghiera di Schio, esibendo come documento identificativo una carta di identità rilasciata da un comune della provincia di Mantova. I militari hanno sottoposto l’uomo  a rilievi dattiloscopici. L’attività consentiva di accertare, dal Casellario Centrale d’Identità, che le impronte digitali del soggetto controllato non erano riferibili al soggetto i cui dati anagrafici risultavano dalla carta di identità esibita per la registrazione alberghiera. Veniva così accertato che la persona che era stata ospitata in albergo aveva utilizzato un documento di identità di un suo conoscente, per non incorrere in controlli di polizia, poiché non in regola con il soggiorno sul territorio nazionale.
I militari quindi procedevano al sequestro del documento di identità ed alla segnalazione in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di sostituzione di persona.

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