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Un anno dalla morte di Franco Zoppello. A Zanè nessuno ha dimenticato

E’ trascorso un anno esatto da quel maledetto giorno in cui il benzinaio Franco Zoppello ha guardato la morte in faccia. La sua vita svaniva sotto i colpi  di un coltello impugnato da un killer che voleva rapinarlo suo posto di lavoro . Era sera, quando Roberto Zuccollo, sotto processo per omicidio, faceva ingresso nell’area di servizio Esso di via Europa. Voleva l’incasso della giornata. Zoppello ha osato reagire all’aggressione ed ha pagato con la vita la difesa strenua dei suoi guadagni. Nella sua Zanè nessuno ha dimenticato l’orrore.

 La moglie Rossella Dal Sasso continua la sua vita presa dai due figli che stanno crescendo senza il calore del papà e la comunità non accenna a scordare lo  shock subito per la perdita violenta di un concittadino perbene, amante della famiglia, della vita, del lavoro e degli amici.

‘E’ stato molto difficile accettare che una simile tragedia capitasse all’interno della nostra cittadina – ha spiegato il sindaco di Zanè Alberto Busin – Siamo stati da subito e saremo sempre vicini alla sua famiglia, che si è dimostrata forte e compatta davanti al tragico destino. Come amministrazione abbiamo dato sostegno emotivo ed economico insieme a tante persone ed associazioni e questo dimostra quanto Franco Zoppello stesse a cuore a tanti’.

Alberto Busin incontra spesso Rossella e la descrive come una donna in gamba che ha avuto la capacità di reagire e riprendere in mano la vita per il bene dei suoi figli.

‘A Zanè – ha sottolineato Busin – nessuno dimentica le circostanze di morte di Franco Zoppello che ci ha fatto capire che anche da un gesto di semplice minaccia può scaturire la violenza più inaudita. Dopo quel terribile 18 novembre 2011 ogni volta che capita a qualcuno di trovarsi davanti ad un malintenzionato scatta sempre la paura che quel momento possa sfociare in una tragedia’.

A Zanè, domattina, si terrà una messa in cui verrà ricordato lo sfortunato benzinaio, a cui è impossibile non pensare ogni volta che si passa dalla stazione di servizio dove aveva lavorato per tanti anni. In quella stazione di carburante ora lavora un giovane collega, che sbarca il lunario come faceva Franco. La vita continua, ma Zoppello è rimasto nel cuore e nella mente di tutto l’Alto Vicentino che si è stretto intorno alla sua famiglia per cercare di non farla sentire sola in un dolore, che solo chissà quando, potrà attenuarsi.

Anna Bianchini

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