- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

Grazie alla Fondazione FabbricareSalute c’è nuovo sistema di monitoraggio per l’area critica del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Santorso

Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Santorso si aggiorna con una dotazione tecnologica all’avanguardia: un nuovo sistema di monitoraggio per l’Area Critica del Pronto Soccorso, frutto di una donazione del valore di 172 mila euro da parte della Fondazione FabbricareSalute, che è stato presentato oggi alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin.

Dal punto di vista tecnologico, il sistema di compone di 10 monitor e 2 defibrillatori completi di sensori e una centrale (installata presso la postazione centrale dei medici e infermieri) ed è già predisposto per ulteriori implementazioni future, andando potenzialmente a integrare il monitoraggio anche dei pazienti in altre aree del Pronto Soccorso. Infatti è già pianificato un ulteriore sviluppo del progetto, con l’integrazione di ulteriori dotazioni tecnologie per un investimento aggiuntivo di 100 mila euro finanziato dalla Regione del Veneto.

«Ringrazio Fondazione FabbricareSalute per questa importante donazione – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – che rappresenta un importante passo verso la riorganizzazione completa del monitoraggio clinico ospedaliero, nell’ottica di garantire ai nostri pazienti standard assistenziali sempre più elevati e allo stesso tempo un’organizzazione più efficiente per il personale sanitario. Non è un caso se nell’introdurre queste tecnologie all’avanguardia iniziamo proprio dal Pronto Soccorso, che è una struttura simbolo di ogni ospedale e strategica per la sicurezza dei cittadini. A volte si parla dei tempi di attesa dei codici minori, ed è giusto mettere in atto tutte le misure per ridurli, ma spesso si dimentica che mentre c’è chi aspetta in sala di attesa, i sanitari sono impegnati a salvare delle vite in Area Critica. È proprio questo contesto, che già vede i nostri medici e infermieri lavorare con straordinaria professionalità e dedizione, che andiamo ora a valorizzare e potenziare ulteriormente con questa nuova dotazione tecnologica all’avanguardia».

«Come FabbricareSalute – spiega il presidente Pietro Sottoriva – il nostro intento è fare e ci adoperiamo per dare un supporto alla nostra sanità pubblica. In poco più di due anni sono stati realizzati diversi interventi per migliorare i servizi sanitari: è stata introdotta un’auto medica a supporto del Pronto Soccorso, avviata la chirurgia robotica con sistema MAKO per protesi di ginocchio e anca, attivato un servizio di consulenza nutrizionale per pazienti oncologici, potenziato l’intervento neuropsicologico nel CDCD geriatrico dell’ospedale di Santorso, e istituito un fondo per la formazione continua del personale sanitario, con benefici significativi sulla qualità delle cure e dei trattamenti. Oggi siamo qui orgogliosi di aver risposto all’esigenza di un’altra area come il Pronto Soccorso con una nuova tecnologia che farà la differenza nel seguire i pazienti più critici in emergenza.

Il tutto grazie alla generosità del territorio: «A sostenere assieme a noi questo importante e ambizioso progetto – prosegue Sottoriva – ci sono la BVR Banca veneto Centrale rappresentata dal suo presidente Maurizio Salomoni Rigon, Ugo Zanrosso delle Fornaci Zanrosso di Malo che è sempre pronto a sostenere il territorio e la famiglia Bulla di Rivit SpA che per noi è stata decisiva nel velocizzare e rendere concreta questa iniziativa. Il gruppo iniziale di imprenditori che ha costituito FabbricareSalaute si è allargato in poco più di due anni a molti altri sostenitori: a tutti loro va un sincero e doveroso grazie. L’auspicio è che ora questo gruppo diventi sempre più numeroso. Viviamo in un territorio generoso che oggi con la fondazione FabbricareSalute riesce a veicolare progetti importanti e determinanti per il miglioramento continuo del benessere della nostra comunità».

Il nuovo sistema consente di visualizzare in un unico monitor tutti i principali parametri oggetto di monitoraggio (pressione, ECG fino a 18 derivazioni, saturazione, etc.), prima visualizzati in monitor separati, e i dati possono essere consultati in tempo reale dalla postazione centrale del personale sanitario, dunque senza la necessità di spostarsi da un paziente all’altro, avendo in tempo reale sempre la situazione clinica sotto controllo. Non solo: i sensori possono essere mantenuti sul paziente anche durante gli spostamenti, garantendo così la continuità del monitoraggio e riducendo i tempi operativi. Inoltre la possibilità di registrare i dati consente un’analisi più completa delle condizioni del paziente in qualsiasi momento, individuando patologie sospette (ad esempio un’aritmia) anche se si verificano mentre i sanitari stanno assistendo altri pazienti.

«Si tratta di un salto di qualità di grande rilievo nel sistema di monitoraggio dei pazienti, in particolare di quelli instabili o comunque con maggiore complessità e rischi – sottolinea la dott.ssa Giulia Castiglione, Direttore dell’U.O.C. Pronto Soccorso di Santorso – che d’ora in avanti potremo seguire con standard di sicurezza e tempestività ancora maggiori. Poter monitorare da remoto i parametri vitali di ogni paziente potenzialmente critico significa innanzitutto una maggiore sicurezza per i pazienti, perché possiamo controllare meglio le loro condizioni ed essere più tempestivi in caso di necessità. Gli stessi sanitari saranno più tutelati da un sistema che consente la presa in carico a 360 gradi del paziente in area rossa. Inoltre con il nuovo sistema possiamo attivare il monitoraggio fin dall’ingresso del paziente in ospedale, che quindi viene immediatamente tenuto sotto attenta osservazione, e la registrazione completa può essere utile per una diagnostica più accurata».

L’Area Critica del Pronto Soccorso dell’ospedale Alto Vicentino è dotata di 8 posti letto, utilizzati per assistere ogni anno circa 15.000 pazienti arrivati in codice rosso o arancione, ovvero circa il 20% rispetto ai quasi 70.000 ingressi totali annui. Si tratta soprattutto di pazienti con patologie cardiovascolari o neurologiche in fase acuta, patologie respiratorie, vittime di gravi incidenti stradali. In quest’area il compito dei sanitari è quello di stabilizzare immediatamente eventuali pazienti con parametri vitali alterati – se necessario – ed effettuare un primo inquadramento clinico, se necessario coordinandosi con i vari specialisti per gli opportuni approfondimenti clinico-diagnostici o eventuali terapie specifiche e mirate.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: