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Malo. Acqua colore cemento dalla roggia , denuncia ai carabinieri

(Comunicato Stampa)“Com’è possibile che un cantiere della Pedemontana funzioni con tanto di movimenti terra e potenti mezzi in azione, durante una festività nazionale come l’Epifania, con camion che scaricano liberamente materiale rischiando di inquinare le acque dei nostri fiumi? È un episodio gravissimo, chiederò chiarimenti alla Giunta Zaia, che mi auguro intervenga in fretta”. A dirlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale e vicepresidente della commissione Ambiente, dopo aver partecipato all’Epifania della Terra nei pressi del cantiere della Superstrada Pedemontana a ridosso della galleria di Vallugana, a Malo. “Mentre eravamo lì, circa 300 persone, ad assistere alla cerimonia religiosa tenuta da don Albino Bizzotto dei Beati i costruttori di pace, a poca distanza un potente camion ha scaricato del materiale, causando un rimbombo ben udibile a molta distanza. Poco dopo, alcuni residenti sono venuti a segnalarci che l’acqua della Roggia Favellina Molina, che successivamente si immette sull’Orolo che poi confluisce sul Bacchiglione, si era tinta di color cemento; sembrava proprio percolato di cemento. Ad assistere increduli alla scena anche le colleghe Guarda e Bartelle e l’onorevole Cunial. È stato prelevato un campione e sono stati avvisati immediatamente i carabinieri forestali. Depositerò un’interrogazione per capire le responsabilità e chiarire come sia possibile che un cantiere del genere resti aperto durante una festività nazionale, periodo durante il quale anche gli addetti ai controlli sulla tutela dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro sono ridotti al minimo”.

Cristina Guarda  – “Dopo le polveri, ora anche l’acqua inquinata’ 

“Dopo le polveri nell’aria, ora anche l’acqua: la Regione faccia chiarezza e ascolti gli allarmi dei cittadini che vivono vicino al cantiere. Già da un mese depositata in Regione una interrogazione: Basta silenzio”

Non bastano le polveri in aria, già segnalate nei mesi scorsi anche attraverso specifiche interrogazioni in Consiglio Regionale. Ora anche sversamenti nelle rogge mettono in allarme la popolazione della Vallugana che si sono rivolti ai politici locali per avere rassicurazioni circa ciò che stanno respirando e ciò che scorre nelle rogge tra Malo e Isola.

Cristina Guarda, testimone ieri della Roggia imbiancata, ribadisce la richiesta avanzata con una interrogazione alla Giunta regionale: un monitoraggio costante sulle matrici ambientali e del rispetto delle norme di cantiere, così da tutelare la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini.

“I cittadini ci hanno segnalato una situazione critica che da mesi continuiamo a far presente in Regione: invece di vedere tecnici all’opera arriva solo un infastidito silenzio, come avveniva cinque anni fa ai primi allarmi sui Pfas – spiega Cristina Guarda, consigliera regionale che ieri ha partecipato alla Epifania della Terra, mobilitazione animata dalla rete di associazioni ambientaliste che da anni si batte per ridurre il più possibile gli impatti della Pedemontana veneta – Questi comitati di cittadini chiedono almeno il rispetto della sicurezza sanitaria e lavorative. Cosa al momento non certificabile viste le denunce di questi mesi. Finora abbiamo avuto a livello regionale solo un placido silenzio formale e ufficiose rassicurazioni che, avendo a che fare con la salute dei cittadini, non possono certo bastarci”.

Ricorda Cristina Guarda nell’interrogazione a risposta scritta depositata all’ufficio protocollo del Consiglio regionale più di un mese fa, che già a metà ottobre una decina di persone si sono dovute rivolgere al pronto soccorso di Santorso per problemi respiratori imputabili alle polveri dei cantieri, e che in alcuni dei ricoverati si sono riscontrati valori ematici sballati e diverse difficoltà respiratorie tanto da dover ricorrere ad aerosol e cortisonici.

“Grazie alla sollecitazione decisa dei cittadini, la sindaco di Malo – ricorda Cristina Guarda – ha emesso una ordinanza, dopo un sopralluogo che evidenzia mancanze nel rispetto delle norme cantieristiche da parte del costruttore. Ora una delle rogge della zona è cosparsa di uno strato di acqua lattiginosa del cui contenuto chiediamo sia informata la popolazione e le autorità competenti. La competenza dell’ambiente è regionale e non è ipotizzabile pensare ancora di rimanere in questo clima di omertoso silenzio e sostanziale immobilità sui controlli preventivi che competono ad Arpav. Già cinque anni fa si sottovalutarono gli allarmi sui Pfas, non vorrei che sulla Pedemontana in questo specifico aspetto si ripetessero gli stessi errori”.

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