RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE DALLA LETTRICE ELISA PRETTO
Gentile direttore sono Elisa Pretto, una ragazza di 36 anni residente da sempre a Schio,
con la presente vorrei ringraziare il servizio assistenziale Adi, ma soprattutto trasmettere un messaggio di presenza per chi come me ha incontrato in famiglia il dolore di un malato terminale.
Tutto ebbe inizio con il ricovero al pronto soccorso. Il tumore della mamma si è allargato, è infiltrato nel sangue:diagnosi di metastasi e poco tempo davanti a noi…tempo bagnato di dolore che a volte è infinito e a volte impercettiblie.
Il tanto additato ospedale di Santorso ci ricovera la mamma in Geriatria il tempo necessario per renderci conto e riorganizzare le nostre vite. Un sentito ringraziamento al Dott. Boschetti che assieme al nostro medico di base Dott. Leggio Salvatore ha attivato l’Assistenza Cure Palliative.
Noi completamente estranei a questa realtà ci troviamo accanto angeli senza ali.
Ricordo la prima chiamata dalla Sig,ra Alba, una donna che sa leggere occhi e cuore senza vederli, al di là di un cellulare.
E poi eccoli varcare la soglia di casa tua. Preparati, con tutto l’occorrente per accompagnarci e anestetizzare quel dolore presente ovunque volgessi lo sguardo… e non parlo solo dei farmaci.
Verità, chiarezza, anticipazione dei possibili eventi…prevenzione…ascolto…presenza.
In un momento dove anche le amicizie forti erano impotenti, loro avevano i superpoteri.
Faccio i nomi ….perchè se lo meritano…la Dott.ssa Massidda e l’equipe dei suoi infermieri …noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare Alessandro che vede oltre…Sofia una carica, un sorriso e la capacità di sostenere ed insegnare un mestiere che ama….sì perchè tu che svenivi di fronte ad aghi e punture ora potresti avere la necessità di doverle eseguire…per di più sul corpo di una persona che ami e che stà soffrendo, la tenerezza di Lidia e gli occhi pieni di voglia di imparare e aiutare l’altro di una giovane tirocinante.
Sempre presenti , sabato, domenica, festività….ed ogni volta al cancello si giravano e guardandoti negli occhi ti dicevano: “Non farti riguardo, chiama in qualsiasi momento. Alcuni di voi potrebbero pensare: “Bè è il loro lavoro”…. invece vi posso garantire che il loro esserci andava oltre la loro professione.
Tutto il percorso sempre supervisionato dal nostro medico di base, il Dott. Leggio, che poi, notando la fatica ed il pericolo di gestione della mamma al domicilio ha richiesto l’accesso in Hospice a Thiene ….quarta villa, terzo piano.
Mentre guidi dietro l’ambulanza che l’accompagna in struttura ti senti sconfitta….non ce l ho fatta a tenerla a casa con noi invece….ti accorgi di essere all’entrata del Paradiso e… la puoi accompagnare.
Parlando d’infanzia si dice che l’ambiente sia il terzo educatore….e qui l’ambiente è caldo, accogliente, arredato in legno, stanze che garantiscono il silenzio, la riservatezza e la cura per accompagnare.
Ed è proprio da questa stanza che sto scrivendo …con le lacrime agli occhi ma la serenità nel cuore perchè mamma avrà fino al suo ultimo respiro la dignità, la riservatezza, l’ attenzione e cura che merita così come lei l’ha donata nel suo percorso terreno….e la sua famiglia sempre accanto. Grazie dott. Francesco Calore e grazie a tutta l’equipe hospice per aver ascoltato il dono che vi è stato assegnato e crederci sempre.
Siamo in una società sempre più individualistica, in cui per il rapporto umano non c’è tempo, dove l’apparenza vale più della presenza…dove un influencer (se così si scrive) fa più audience di questi angeli senza ali.
Caro Direttore, spero colga il mio messaggio e che la mia esperienza possa donare tranquillità e speranza a chi viene travolto da questo dolore.
Cordialmente saluto e ringrazio.
Resto a disposizione nel caso prendeste in considerazione il mio “messaggio” e aveste bisogno di informazioni aggiuntive.
Elisa Pretto