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Schio. Furto a casa dell’assessore: “Non sono venuti a caso”

Dopo che topi d’appartamento sono entrati a casa dell’assessore al Bilancio del Comune di Schio Matteo Trambaiolo, in città non si fa che parlare di una presunta banda che, solo nella zona di Magrè, ha preso di mira ben 4 villette.

I malviventi sono entrati dopo aver utilizzato un piede di porco con cui si sono guadagnati l’accesso attraverso una finestra. Una volta dentro la casa dell’amministratore, dopo aver messo a soqquadro la camera da letto, sono riusciti ad impossessarsi di circa 10mila euro, tra contanti e oggetti in oro.

A raccontare quello che va ben oltre il danno economico di chi subisce il raid dei ladri è la stessa vittima dell’episodio, che si dice scosso per la violazione nell’intimità di una casa che sembra aver cambiato atmosfera: “C’è di peggio che subire un furto, però come tutte le cose bisogna provarle. Il problema non è il furto in sé, denaro o oro, il fatto è che ti rubano la fiducia nel risiedere tranquillamente nella tua casa. Non avevo mai pensato ad impianti di allarme, non mi sono mai fatto tanti scrupoli a nascondere le cose, adesso sento che non si può più essere così liberi”.

Le indagini

Sul furto a casa di Trambaiolo sono in corso le indagini dei Carabinieri della compagnia di Schio, i quali da tempo stanno dando la caccia ad una banda specializzata, capace di entrare nelle case e svaligiarle con la rapidità di Arsenio Lupin. Le vittime dei furti, secondo quanto trapela dalle indagini, non sarebbero casuali e i delinquenti, dopo aver preso di mira i luoghi da ‘visitare’, prima di entrare in azione farebbero diversi sopralluoghi per studiare le abitudini dei padroni di casa. Per non correre il rischio di trovarsi a tu per tu con loro e poter agire indisturbati a caccia di contanti e preziosi. Da questo si evince anche la professionalità del ladro, che rifiuta l’oggetto che possa comportargli rischi durante la fuga e sceglie la refurtiva più facile da ricettare.

La zona di Magrè è stata al centro della cronaca nell’ultimo mese, con diversi furti che sembrano presentare le stesse caratteristiche. Stavolta, a casa di Matteo Trambaiolo, i ladri hanno dovuto fare i conti con il sistema di sorveglianza di un vicino. I militari dell’Arma stanno passando sotto la lente d’ingrandimento le immagini registrate per cercare di trovare indizi che possano aiutarli nella caccia ai malviventi. “È brutto non sentirsi sereni nel proprio perimetro domestico – ha concluso l’assessore – Per questa amministrazione la sicurezza è sempre stata un tema primario, naturalmente ora è anche aumentata la mia sensibilità personale sull’argomento”.

Anna Bianchini

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