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Schio rende omaggio alla memoria di Pietro Garbin

 Nella giornata di ieri, il sindaco di Schio, Cristina Marigo, accompagnata dal vicesindaco Barbara Corzato, e dagli assessori Marco Gianesini e Alessandro Maculan, ha accolto in Municipio i familiari di Pietro Garbin, internato nei lager nazisti dal 1943 al 1945 per una cerimonia di riconoscimento alla sua memoria.

Pietro Garbin, nato il 21 febbraio 1921, internato nei lager in Germania dal 9 settembre 1943 al 5 agosto 1945 – è stato insignito della Medaglia d’Onore conferita dalla Repubblica Italiana ai cittadini deportati e internati nei campi nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Un riconoscimento – concesso anche ai familiari dei deceduti – che testimonia la gratitudine morale della Nazione e il dovere civico di non dimenticare.

Alla cerimonia hanno preso parte i famigliari di Pietro Garbin: Francesco e Francesca con il figlio Davide; Luca presente con la moglie Morena e le figlie Alessia ed Ilaria; Loredana.

 

Ha commentato il sindaco Marigo“Il nome di Pietro Garbin viene oggi pronunciato non solo per ricordare, ma per insegnare. Perché ogni storia come la sua è una lezione di resistenza, di sacrificio, di speranza. E per questo il nostro grazie va anche ai suoi familiari – alla moglie Rita, ai figli Antonio e Franco, al nipote Luca – che oggi ricevono questa medaglia con l’orgoglio e la commozione di chi ha custodito nel tempo la memoria di un padre, di un nonno, di un uomo giusto.

Questa medaglia non è solo un segno tangibile di riconoscimento. È un impegno. L’impegno delle istituzioni a non dimenticare. L’impegno della nostra comunità a coltivare la memoria come fondamento della pace, della democrazia, della libertà.

Consegniamo questa onorificenza sapendo che non potrà restituire ciò che è stato tolto, ma può e deve restituire onore, dignità, verità”.

 

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