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Schio. Massacrata di botte crolla sulla provinciale: “Non voltatevi dall’altra parte”

L’orario di punta sulla provinciale che da Schio porta a Santorso, giovedì alle 17. Una ragazza riversa a lato della carreggiata, con la schiuma alla bocca, in evidente stato di alterazione e nessuno che si ferma.

Si è fermato un uomo, di passaggio per puro caso, che fa il soccorritore. E’ Carlo Zattra, presidente dell’Associazione Soccorritori Italiani, che le ha salvato la vita insieme a due agenti della Polizia Locale Alto Vicentino “che hanno dimostrato una umanità unica, rimanendo al fianco della donna al pronto soccorso fino a quando è stata presa in carico dai servizi competenti”.

A raccontare la storia, con la voce rotta dall’emozione e l’orgoglio di avere vicino persone di così alto spessore umano, è Valter Orsi, indaco di Schio, a cui è stato raccontato l’episodio. Lo ha voluto rendere noto non solo per rendere il giusto tributo a chi ha dimostrato umanità e amore per il prossimo, ma anche per far capire a tutti “che non bisogna mai girarsi dall’altra parte, che la vita si salva in molti modi”.

I fatti

Al rientro a casa in scooter, dopo la chiusura dell’ufficio, il soccorritore ha notato una persona riversa a terra, quasi priva di conoscenza ed in ogni caso in forte stato di alterazione psichica. Nessuna risposta da parte della donna, che sbavava dalla bocca e respirava in modo affannoso. Dopo alcuni scossoni, per evitare che svenisse, qualche parola senza senso, un nome evidentemente pronunciato a caso, i sensi allo stremo. Ma la donna si rialza, riprende il cammino per andare chissà dove. A quel punto Zattra ha deciso di starle vicino, di scendere dallo scooter e trascinarlo spento a mano, fino all’arrivo dei soccorritori. Nel frattempo la donna cade, si rialza un paio di volte, ricade appoggiandosi al suo soccorritore (che per fortuna era rimasto lì proprio per assisterla in sicurezza), rimane ferma a terra. Arrivano due agenti della Polizia Locale, passa per caso anche Emilia Laugelli, psicologa e responsabile del Servizio della Ulss7 Pedemontana. “Una manna dal cielo che sia passata anche lei”, ha sottolineato Orsi.

Scattano i soccorsi: arriva l’ambulanza, i poliziotti accompagnano la donna in ospedale e rimangono al suo fianco, fino a che viene presa in carico ufficialmente dal servizio sanitario.

“Alla fine, è venuto fuori che era stata massacrata di botte, che è una vittima di violenze e abusi e che sarebbe probabilmente ricaduta nella stessa situazione – ha spiegato il primo cittadino – Voglio rendere nota questa vicenda prima di tutto per ringraziare ufficialmente Zattra, che mi anche segnalato il comportamento altamente professionale e umano dei due agenti di Polizia, encomiabili. Hanno saputo tirare fuori quel lato umano che oggi, spesso, non viene reso palese, viene tenuto nascosto. Invece loro hanno tirato fuori quel qualcosa di non comune. La vita si salva in tanti modi, tutti i giorni”.

di Redazione Altovicentinonline

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