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Thiene. Anziana rapinata da baby criminali. ‘Fallita integrazione’

“E’ un episodio scandaloso e di una immoralità inaudita, che vede ancora italiani di seconda generazione protagonisti. Emblema di un’integrazione fallita”. Queste le parole dell’assessore alla sicurezza, Alberto Samperi, sull’aggressione subita dall’anziana donna in pieno centro a Thiene, ieri pomeriggio. I cinque responsabili, ragazzi dai 15 ai 17 anni e che abitano nell’hinterland scledense, sono di origine marocchina.

Strattonata e buttata a terra dalla baby gang. Lasciata sul selciato ed il tutto per portarle via la borsetta, all’ombra del Duomo della città. La 93enne ne avrà per una trentina di giorni, ed ora, è tornata a casa. Ma ci vorrà del tempo prima che passi il terrore per l’incubo che ha vissuto.
“La conosco e, se da un lato sono preoccupato per quanto è successo, dall’altro stiamo lavorando per mettere un freno a questi episodi – continua Samperi  – Andrò a trovarla per assicurarmi sulle sue condizioni di salute. Bene che la Procura per i minori sia dura con loro  – continua l’assessore  – Con questi micro criminali bisogna essere severi”. La magistratura ha deciso: due di loro sono al carcere minorile di Treviso, mentre gli altri tre hanno fatto ritorno a casa, da mamma e papà, con una denuncia. Per i primi due l’ipotesi è di rapina aggravata, per gli altri concorso in rapina.

‘integrazione fallita’
Un fatto di una violenza inaudita, che vede l’assessore alla sicurezza tornare sulla questione integrazione. “Che fa capire come a questi ragazzi poco importi le regole del paese in cui vivono  -continua – Coi loro atteggiamenti dimostrano un problema di identità, che non hanno, dimostrando di non sentirsi italiani, ma pensando di fare quello che gli pare e senza limiti.Pur con la prevenzione che mettiamo in campo, dalle telecamere al pattugliamento della polizia locale, il tema resta scottante -commenta ancora Samperi –  Mi chiedo sempre più cosa non funzioni nelle loro famiglie, che arrivano qua da noi ma non recepiscono le regole che tutti siamo chiamati a rispettare”.
E dove non arriva la famiglia, forse, può arrivarci l’amico. O una persona con storia ed origine simili, ma che apprezza il territorio che gli ha dato una casa ed una vita, corrispondendo rispetto e sapere vivere civile. “Stiamo pensando di fare qualcosa in tal senso – conclude Samperi –  Con un progetto che vede la collaborazione con dei ragazzi, anche questi di origine straniera, ma che si sono integrati perfettamente. Un progetto che sia in parte contrasto a questi fenomeni, che vedono giovanissimi instradarsi sulla strada della criminalità, in parte  di educazione. In modo che capiscano che si devono adattare alle regole, comuni a tutti, senza pensare di fare quello che passa per la loro mente. Spesso fregandosene delle conseguenze e delle responsabilità che un atto così violento comporta”.

Pretto: “Da noi non c’è spazio per chi delinque”
“Sono allibito dalla crudeltà con cui una baby-gang straniera ha aggredito un’anziana signora nei pressi del Duomo di Thiene-ha commentato il deputato del Carroccio, Erik Pretto  – Un plauso ai Carabinieri della locale Stazione, intervenuti prontamente per assicurare questi delinquenti alla giustizia. Fino a pochi anni fa, la nostra società non era abituata ad atti criminali e barbari come questo. È evidente che serve maggiore rigore e severità nei confronti di certi stranieri, anche di seconda generazione, che evidentemente non intendono integrarsi nelle nostre comunità né adottare il nostro stile di vita dedito al lavoro onesto ed al rispetto delle regole. Il nostro territorio ha saputo accogliere chi ha voluto veramente inserirsi nel nostro tessuto sociale, ma non ci può essere più spazio per chi delinque”.

Paola Viero

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