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Thiene. Dalle Amiche di Anna la partita ora si gioca nelle scuole contro gli stereotipi di genere

Le Amiche di Anna hanno incontrato nei giorni scorsi in Municipio il Sindaco, Giampi Michelusi, e l’assessora alla Parità di Genere, Anna Maria Savio, per consegnare ufficialmente il contributo di 1.500 euro destinato alle attività dello Sportello Donna.

La somma era stata raccolta nel corso della seconda edizione Uniti contrastiamo la violenza, svoltasi nel giugno scorso dall’associazione Le Amiche di Anna in collaborazione con la società Calcio Thiene 1908 e il patrocinio del Comune di Thiene.

In campo, si ricorda, erano scese le squadre del Vicenza Calcio Femminile Prima Squadra e U19, del PGS Concordia Calcio Schio Femminile U19 e del Calcio Thiene 1908 Prima Squadra e Categoria Giovanisssimi.

Dichiara Anna Maria Savio, assessora alla Parità di Genere: «Continua la proficua e grande collaborazione con l’associazione che è ben radicata sul territorio sia attraverso attività di informazione e sensibilizzazione che con il contributo concreto per la realizzazione di progetti importanti come quella dell’educazione al rispetto nelle scuole. Desidero esprimere il ringraziamento della Città per l’impegno, la tenacia e la passione con cui le volontarie dell’associazione portano avanti un tema a cui sono profondamente legate e in cui credono fermamente. Da amiche di Anna con il tempo sono diventate amiche e sostegno di tante altre donne»

Il generoso contributo concorre a sostenere il progetto Oltre gli stereotipi. Educare alle relazioni.

Oltre gli stereotipi – Educare alle relazioni è un laboratorio promosso dallo Sportello Donna per l’anno scolastico 2025/26 e destinato agli studenti delle classi quarte delle scuole superiori del Comune di Thiene per interrogarsi in modo consapevole e critico sui modelli di genere appresi e interiorizzati. L’obiettivo è quello di favorire una maggiore libertà espressiva e una cultura del rispetto, promuovendo relazioni fondate sulla parità, sull’ascolto reciproco e sulla responsabilità affettiva.

I dati più recenti – è l’analisi dello Sportello Donna – confermano quanto gli stereotipi di genere continuino a condizionare in modo significativo le scelte, le aspirazioni e i comportamenti delle giovani generazioni. Secondo una ricerca ISTAT del 2023, ancora oggi circa il 40% degli adolescenti ritiene che esistano “compiti naturali” differenti per uomini e donne. Molte ragazze, ad esempio, riferiscono di sentirsi scoraggiate a intraprendere percorsi scolastici o professionali nelle discipline STEM, mentre tra i ragazzi è ancora diffusa l’idea che esprimere emozioni o chiedere aiuto sia un segno di debolezza.

Inoltre un report della Polizia Italiana, realizzato con il supporto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, evidenzia che il 33% dei giovani tra 14 e 18 anni dichiara di subire atteggiamenti possessivi dal partner. Di questo gruppo, il 66% delle ragazze riceve pressioni sul tipo di abbigliamento, mentre il 21% dei ragazzi riferisce che la partner limita le sue frequentazioni.

Inoltre, il 31% degli studenti e studentesse ha subito molestie tramite social, messaggi o telefonate, con un caso su quattro in cui le molestie si sono ripetute nel tempo.

Questi dati raccontano come gli stereotipi agiscano in modo ambiguo, contribuendo a creare aspettative rigide rispetto a cosa significa essere “maschi” o “femmine” e influenzando le relazioni interpersonali, affettive e sociali. Da un lato, le ragazze vengono spesso educate all’accudimento, alla gentilezza e all’estetica; dall’altro, i ragazzi sono esposti a modelli di maschilità dominanti che premiano la forza, il controllo e la competitività, a scapito dell’ascolto, dell’empatia e della vulnerabilità. Inoltre mettono in evidenza una realtà diffusa, dove controlli, violenza, molestie e atteggiamenti coercitivi nella coppia sono spesso normalizzati o non riconosciuti. Questo rafforza l’urgenza di proporre percorsi educativi che promuovano una cultura della relazione sana, fondata sul libero consenso, sulla consapevolezza e sul rispetto reciproco.

L’educazione alla Parità di Genere fa parte di un percorso nelle scuole già avviato negli anni scorsi dallo Sportello Donna e dall’Associazione Le Amiche di Anna.

Spiega Giovanna Davò, presidente dell’Associazione Le Amiche di Anna: «Continueremo con il nostro obiettivo di raccogliere fondi per poter sensibilizzare su questo tema che riguarda tutti, dai giovani che sono il nostro futuro alle famiglie, sempre con il cuore, per non dimenticare».

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