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Thiene. Illustrati i dettagli dell’arresto dell’albanese, autore della sparatoria a Sandrigo

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Lo hanno aspettato sotto casa e poi gli hanno serrato i polsi con le manette. E’ finita così la libertà per Aurel Kalemi, 23 anni, residente a Montecchio Precalcino, già noto alle forze dell’ordine.Il giovane dovrà rispondere di tentato omicidio e porto abusivo di armi da fuoco. E’ lui ed i carabinieri non hanno dubbi, il responsabile del ferimento di re exracomunitari con cui il pomeriggio del 20 maggio, si era incontrato a Sandrigo, per un regolamento di conti. Motivo del contendere, una ragazza che era diventata il pomo della discordia. Per questo la discussione era degenerata e Kalemi aveva esratto una pisola calibro 7,65 con cui aveva fatto fuoco in pieno giorno e in pieno centro. Tre i feriti.

Le loro condizioni non erano gravi. Dopo la sparatoria, Kalemi era fuggito via facendo perdere le proprie tracce, portando con lui la pistola, che ieri è finita tra le mani dei carabinieri. Dopo quel pomeriggio, è scattata la caccia all’uomo, da parte dei militari del nucleo operativo della compagnia di Thiene, che non si sono arresi prima di non aver consegnato il 23enne alla giustizia.

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I militari erano arrivati a lui subito dopo il fatto di sangue, ma del giovane era sparita ogni traccia. E’ stato rintracciato nella serata di ieri e gli è stato notificato un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria emesso dalla Procura di Vicenza e che nelle prossime ore, dopo la firma del gip, verrà rasformao in un’ ordinanza di custodia cautelare. Nel frattempo, il 23enne albanese è stato portato al carcere di Vicenza, dove si terrà l’interrogatorio di garanzia. I particolari delle indagini sono state illustrate questa mattina, nel corso di una conferenza stampa.
di redazione Thiene on line

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