Sui social tutti a criticare la nascita come funghi di supermercati e discount a Thiene, tirando in ballo l’importante tema della cementificazione e dei dipendenti costretti a lavorare anche nei fine settimana. Ipermercati che fanno concorrenza spietata ai commercianti del centro storico, che però ritrovi tra gli scaffali a fare acquisti proprio nei posti criticati aspramente. State tranquilli, non faremo nomi, ma in questo fine settimana, anche grazie alle segnalazioni ricevute da lettori che denunciano furti con destrezza di portafogli e perfino di carrelli, ci siamo mimetizzati tra la nutrita clientela dei più grandi supermercati per “fotografare” una realtà che scatena accesi dibattiti sui social. Supermercati dove si va regolarmente a fare la spesa, perché l’offerta, dati i numeri, risponde perfettamente alla richiesta.
Clientela di tutte le età e ceti sociali
Occorre sfatare il mito secondo cui, ad esempio, all’Iper Tosano ci andrebbero solo famiglie di extracomunitari o persone che fanno fatica ad arrivare a fine mese: abbiamo trovato, con tanto di carrello colmo, anche noti imprenditori thienesi e commercianti del centro, intenti a fare scorte di vini, bottiglie di gin e liquori vari. Ma anche lattine di bibite e succhi di frutta, che forse rivendono nei loro bar del centro. Vi possiamo assicurare che sono tra quelli che in passato hanno attaccato duramente la nascita del centro commerciale Carrefour.
Ci sono anche molti giovani: abbiamo notato numerose coppiette di giovanissimi, ma anche single di tutte le età.
I ladri di carrelli
Mentre siamo da “Cisalfa”, dove in questi giorni ci sono sconti fino al 70%, succede anche a noi: il furto del carrello, proprio mentre il centro commerciale è pieno. Un gesto fastidioso, soprattutto se si pensa che si rischia grosso per un solo euro.
La guardia giurata ci racconta che accade spesso. Non si dilunga, fa un giro per cercare di recuperarlo nel dubbio che qualcuno lo abbia solo spostato, poi racconta:
«Per rubare un euro non hanno paura di niente. I ladri sono sempre audaci e, se al Tosano la situazione è maggiormente vigilata, in galleria a volte è fuori controllo».
In effetti, le guardie giurate del supermercato sono numerose, con vigilanza presente sia fuori che dentro l’ipermercato, ma all’esterno, specie in certi orari, le facce poco raccomandabili si fanno più frequenti: molestatori che non si arrendono quando gli dici “no” alla richiesta di denaro e, come raccontano alcuni lettori, arrivano a mandarti auguri di morte, suggestivi e a volte scioccanti.Questa è una piaga anche per Aldi e Lidl, dove – anche al momento di riporre il carrello – si registrano numerosi tentativi di furto e scippi, anche se si tratta di portafogli con pochi euro o carte elettroniche non utilizzabili.
«Chiamiamo puntualmente i carabinieri – raccontano i dipendenti del Lidl – ma il tempo che arrivi la pattuglia, loro riescono a dileguarsi. A una certa ora sono completamente ubriachi».
“Le toccatine”
E per non farsi mancare nulla, l’inciviltà è dietro l’angolo: clienti che addentano qualcosa e poi lasciano la confezione sullo scaffale accanto.
Come non mancano i “toccatori” di frutta e verdura, che prima di acquistarla la spremono, tolgono le foglie esterne per farla pesare meno e, se potessero, la passerebbero sotto i raggi X.
Ma non c’è solo chi tocca esageratamente i prodotti: ci sono anche i “toccatori di sedere”, che con la mano morta ti sfiorano il “23” (ndr: il fondoschiena) con tale abilità che, se osi dire qualcosa, sono pronti a scusarsi per l’“inconveniente”, che però ti disgusta e ti fa venir voglia di fuggire. Come se a vergognarsi dovessi essere tu, che hai subito.
Quelli che cambiano l’etichetta dei prodotti
Esistono tecniche di taccheggio che, a prima vista, sembrano meno gravi dell’occultamento. Una di queste è l’etichettatura scorretta degli articoli.
Viene usata soprattutto per i prodotti venduti sfusi e a peso, come frutta e verdura. Il ladro pesa gli alimenti e incolla un’etichetta con un prezzo al chilo inferiore. Se la gamma di prodotti è simile, può scegliere il prezzo più basso. Oppure aggiunge altri prodotti dopo la pesatura. Alla cassa risulta comunque l’articolo corretto, ma il prezzo è ridotto. Il personale del negozio può essere facilmente tratto in inganno.
L’abbondanza di supermercati e le regole “dettate” dalla clientela
È vero: a Thiene i supermercati sono tanti, forse troppi. Ma basta fare un giro nel fine settimana, nei parcheggi – anche dei nuovi nati, come il Famila – per vedere che sono frequentatissimi. Lo dimostrano tutte quelle auto parcheggiate negli stalli: vetture di ogni tipo e modello, spesso lasciate selvaggiamente anche negli spazi riservati ai disabili o alle mamme in attesa.
Natalia Bandiera