Da 186.000 a 142.000. Un crollo nel numero di imprese artigiane del 24% in dieci anni. I dati Inps esaminati dalla Cgia di Mestre dicono che il Veneto non è certo l’unica regione italiana a patire questa emorragia. Che va anche interpretata, perché occorre tenere conto delle aggregazioni e dell’aumento della dimensione medie delle imprese. Il dato però resta allarmante, perché già oggi è complicato reperire molte figure professionali. Un domani, cercare un idraulico, un fabbro, un elettricista, un serramentista, rischia di diventare impossibile. L’unica soluzione è la scuola.
Non tutte le figure professionali soffrono. Negli ultimi dieci anni è aumentato il numero di acconciatori, estetisti, tatuatori. E poi i mestieri legati al web e all’alimentare: gelaterie, gastronomie, pizzerie.