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Boom di idraulici ed elettricisti abusivi nell’Alto Vicentino: “Si spacciano per professionisti e lasciano case devastate”

Si chiama esercizio abusivo della professione.
Se hai un problema al cuore è chiaro che vai da un cardiologo; se hai un problema agli occhi, da un oculista. Se devi risolvere una grana giudiziaria ti rechi da un avvocato; se devi cambiare colore di capelli, ti preoccuperai di scegliere un parrucchiere preparato e soprattutto titolato, a garanzia che non ti bruci i capelli. Guai ad affidarsi a chi non è certificato dalla legge, perché scegliere figure professionali non idonee può costare la vita.

Vale lo stesso per idraulici ed elettricisti che, nella ristrutturazione di una casa, a volte anche di un semplice bagno, devono spostare tubature e cavi elettrici. Si tratta di interventi al “cuore” della tua casa, che possono far saltare in aria l’immobile se queste tubature e questi fili non vengono installati da autentici professionisti.

Va bene che sono figure ricercatissime, ma ciò che sta accadendo nell’Alto Vicentino è un proliferare di artigiani abusivi. Apparentemente economici e sfacciati nel promuoversi sui social, adescano ingenue vittime che si ritrovano con danni incredibili perché si sono fidate, attratte dal basso costo. Questi delinquenti si millantano esperti pur essendo completamente abusivi e illegali. Senza scrupoli, una volta scoperti i danni compiuti, hanno la capacità di volatilizzarsi: non rispondono più al telefono, bloccano il cliente e lasciano il disastro sotto le mattonelle. Devi ringraziare Dio se non arrivi a rischiare la vita, ma i disagi sono di valore incommensurabile.

Bisogna mettersi in testa che tra i mestieri artigiani più messi sotto pressione dalla concorrenza sleale degli abusivi ci sono proprio gli installatori nel settore elettrico e idraulico, i più a rischio per la stessa incolumità di chi opera e soprattutto per quella degli utenti che si affidano a loro.

Come difendersi?
Pretendere, prima dell’inizio dei lavori, di conoscere gli effettivi titoli degli artigiani che verranno a casa vostra. Non fidarsi delle “chiacchiere” e, purtroppo, nemmeno dei mandatari, spesso noti imprenditori che assegnano i lavori a questi furfanti, ignari (ma non sempre) di averli affidati ad artigiani improvvisati. E poi, denunciare questi millantatori che lavorano in nero, causano danni nelle case, spostano caldaie, installano climatizzatori e tubi vari dichiarandosi esperti quando non sono in grado di certificare nulla. I danni che sanno provocare sono devastanti e per questo vanno segnalati perchè ignari consumatori, dopo la terribile esperienza, non ne facciano più. Occorre sapere inoltre, che tecnici del gas, idraulici o elettricisti non abilitati commettono l’abuso della professione alla stessa stregua di un medico che opera senza aver conseguito la laurea e forse ci vorrebbe qualche pena esemplare.

L’abusivismo tra impiantisti, in particolare elettricisti e idraulici, oltre a costare milioni di euro alla previdenza sociale e alla fiscalità generale, è un fenomeno che fa concorrenza sleale a chi esercita con tutte le autorizzazioni e certificazioni e che le tasse le paga. Il fenomeno è vastissimo e a chiedere maggiori controlli sono proprio i “regolari”, iscritti alla Camera di Commercio, che pagano tasse profumatissime e sostengono corsi di formazione.

Tutte le associazioni di categoria sono vicine ai professionisti impiantisti e da anni hanno lanciato una campagna di informazione contro l’abusivismo dal titolo “Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani.” Tra gli obiettivi della campagna, come testimonia il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, c’è quello di «mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati che, oltre a essere una minaccia per le imprese regolari a cui sottraggono lavoro, mettono a rischio la salute dei consumatori. La situazione è molto seria, oggi più di ieri: il mestiere non si improvvisa, teniamo alta l’attenzione e mettiamoci solo in buone mani».
Un “idraulico abusivo” è un finto professionista che svolge lavori idraulici senza averne i requisiti, l’abilitazione e i necessari requisiti professionali previsti dalla legge italiana, come l’iscrizione ad albi professionali, il possesso dei requisiti tecnici e il rispetto delle normative vigenti. Esercitare abusivamente questa professione è un reato punito dall’art. 348 del codice penale, e comporta rischi sia per il consumatore (lavori non a norma, pericolosi, assenza di garanzie) sia per le imprese regolari (concorrenza sleale

di Redazione AltovicentinOnline

Esercizio abusivo della professione: cosa comporta l’attività svolta da tecnici del gas, idraulici o elettricisti non abilitati?

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