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Breganze. Faresin Formwork punta su infrastrutture e grandi cantieri

di Federico Piazza

Faresin Formwork ha recentemente completato un importante investimento nello stabilimento di Breganze: aumento del 30% della capacità produttiva; installazione di nuovi macchinari Industria 4.0, impianti fotovoltaici e sistemi di illuminazione a led per incrementare produttività ed efficienza energetica; rinnovo del parco auto aziendale con veicoli elettrici e ibridi. A Breganze, dove l’azienda è stata fondata nel 1973 dal presidente Guido Faresin, continuerà infatti a concentrarsi l’intera produzione di attrezzature per l’edilizia vendute e noleggiate in mezzo mondo. Tra cui spiccano i casseri, le casseforme in metallo per calcestruzzo particolarmente richieste per ponti, viadotti e grattacieli. Il fatturato nel 2024 ha superato i 30 milioni di euro e i dipendenti a livello mondiale sono oltre 200. Di cui 110 in Italia tra la sede storica di Breganze e quella nuova di Faresin Rental in Campania, inaugurata a giugno 2024 per servire con il noleggio i numerosi cantieri PNRR del Sud, tra i quali la linea ferroviaria Palermo-Catania, la Strada Statale Ragusana e la Metropolitana di Catania. Il mercato delle opere pubbliche sta tirando in tutta Italia: Faresin, per esempio, fornisce anche i cantieri dell’Alta Velocità Milano-Venezia e del Tunnel del Brennero. L’export rappresenta l’80% del giro d’affari, con filiali in Est Europa, Africa, Nord America e Australia. I mercati esteri più importanti e vivaci sia per le infrastrutture sia per l’edilizia residenziale sono Stati Uniti, Canada e Australia. E i dazi Usa non spaventano, spiega la manager Lucia Faresin, figlia di Guido: «Stiamo potenziando gli accordi commerciali per il mercato nordamericano, in particolare negli Stati Uniti e in Canada, dove oltre alla gamma standard di attrezzature abbiamo sviluppato prodotti ad hoc pensati per rispondere alle specifiche esigenze di quei contesti. Ogni mercato ha le sue peculiarità e richiede un ascolto attento: essere pronti a comprenderle e soddisfarle è la chiave per costruire partnership solide e durature.» Faresin Formwork guarda con fiducia anche alla crescita dei mercati europei, sostenuta dal PNRR che destina fondi sia alle grandi infrastrutture sia all’energia green, ambiti nei quali l’azienda propone soluzioni mirate, inclusi sistemi specifici per il settore del biogas e biometano. «Il lavoro c’è, ci sono grandi opportunità di business sia all’estero sia in Italia. Per coglierle servono flessibilità e velocità, offrendo ai clienti l’eccellenza del prodotto italiani, servizi di engineering su misura e servizi finanziari adeguati», commenta Lucia Faresin. E in un’ottica di sviluppo gli investimenti riguardano anche la forza lavoro, per assunzioni e formazione perché servono lavoratori specializzati sia in produzione sia negli uffici, attraverso anche progetti di academy aziendali come per esempio quella sulla saldatura. Fondamentale quindi sono l’attrattività aziendale rispetto ai giovani e i legami con le scuole del territorio con i PCTO. A tal proposito Faresin Formwork sostiene il Concorso Cappeller & Partner, la cui cerimonia di premiazione della terza edizione si è svolta il 24 maggio a Schio. Mentre ad aprile per la Giornata Nazionale del Made in Italy l’azienda ha ospitato la visita di un centinaio di studenti dell’IIS Andrea Scotton di Breganze e dell’ITET Luigi Einaudi di Bassano del Grappa. «Lo scopo, anche in altri eventi che facciamo ogni anno come il PMI Day, è far capire ai giovani che nelle imprese italiane ci sono grandi opportunità di lavorare con i mercati esteri. Siamo consapevoli – sottolinea Lucia Faresin – che i giovani vanno formati, le persone retribuite correttamente, e serve welfare aziendale per conciliare vita lavorativa e famigliare e garantire pari opportunità di carriera. Nel 2021, per esempio, siamo stati la prima impresa vicentina a vincere il premio “Women Value Company” promosso da Intesa Sanpaolo e Fondazione Marisa Bellisario. Ma anche lo Stato deve fare la sua parte: gli asili, per esempio, dovrebbero, secondo me, essere gratuiti fino a 50mila euro di Ral (Retribuzione annua lorda) e le tasse sul lavoro vanno ridotte per aumentare il netto in busta paga».

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