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Settore alimentare in crisi. Il vicepresidente Ascom: ‘Thienesi e scledensi hanno cambiato il modo di fare la spesa’

I dati di Ascom nazionale inquietano. I consumi sono in picchiata e il settore alimentare soffre. Emanuele Cattelan, presidente locale Ascom conferma:’Il quadro del mandamento di Thiene non è più confortante, ma credo che la crisi sia più nella testa della gente che nel portafogli’.

Ad incidere sui consumi degli alimentari ci sarebbe, secondo il vicepresidente di Confcommercio Mauro Maggio, che oltre all’incarico in seno a Confcommercio è titolare dei supermercati di Thiene e Schio ‘Eurospar’, anche un forte cambio di tendenza: ‘ La crisi c’è, è innegabile, ma sono cambiate anche le abitudini alimentari. Quelle sono determinanti sui consumi. Il thienese ,come lo scledense, è diventato più attento alla salute, oltre che al denaro che spende. Inchiodate al momento le vendite degli alcolici e soprattutto dei super alcolici. Le bottiglie fanno bella mostra sugli scaffali, ma rimangono invendute. In calo la carne e i dolci. Aumenta la richiesta del pesce, che vendiamo sempre di più,  il cliente è esigente e sta attento alla qualità. In questo – entra nel dettaglio Maggio – è intransigente. Pur stando attento alle offerte che proponiamo con la formula del volantino, non si lascia abbagliare e alla fine, sceglie il prodotto di marca che conosce e di cui si fida. Ripeto, al di là della crisi, secondo me, il thienese e lo scledense hanno cambiato modo di fare la spesa. Un tempo riempivano il carrello di merce per fare provvista. Ora comprano in quantità  giornaliera e stanno attenti a non sprecare ciò che si compera. Se prima la frutta il cliente la comprava a chili, ora la acquista giornalmente, magari tornando più volte da noi nel giro di una settimana o quotidianamente. Il modo di fare la spesa e’ cambiato anche perche’ e’mutata la società. La donna non è più l’angelo del focolaio che stava davanti ai fornelli anche per un paio d’ore al giorno. Oggi, lavora, accompagna i figli a fare sport ed è spesso di fretta. Di conseguenza si registra un calo delle vendite ad esempio, dei bolliti di carne o degli arrosti che richiedono cotture lente, preferendo la classica ‘fettina veloce’ che viene consumata con più praticità. Stesso discorso per le insalate. Registriamo consumi di quelle già lavate e pronte per il condimento, rispetto a quelle da tagliare e sciacquare’.

N.B.

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