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Marano, il sindaco Moro incontra aziende e sindacati: ‘Insieme si può’

Le aziende, i sindacati e un sindaco. Tutti insieme per discutere dei problemi legati al mercato del lavoro. Dalla parte delle imprese, certo, ma anche da quella dei lavoratori. E con un primo cittadino che, con coraggio e con le poche risorse a disposizione, ha deciso di affrontare a viso aperto il problema nel tentativo di trovare delle soluzioni condivise.

Di dare un aiuto concreto a chi si trova a vivere momenti di grande difficoltà. Perché solo facendo squadra si può tentare, come comunità, di venir fuori da una crisi così violenta.

Siamo a Marano Vicentino. E il sindaco che ha deciso di tentare l’unione delle forze è Piera Moro. L’ha fatto con due incontri che si sono tenuti mercoledì, prima con le con le aziende, poi con i sindacati del territorio maranese, per discutere insieme i temi più urgenti che riguardano il mercato del lavoro. Per mettere a disposizione del territorio progetti concreti, sinergie con i centri per l’impiego, nel tentativo di far incontrare quella poca richiesta di lavoro con la conoscenza e la selezione delle tante professionalità dei singoli. E soprattutto per non lasciare solo chi ha perso il lavoro: “Questo è un punto che ci sta particolarmente a cuore – spiega Piera Moro -. Ho contattato alcuni psicologi professionisti per creare un servizio di volontariato a sostegno di chi sta vivendo periodi difficili. Ma già all’interno del Progetto lavoro è previsto un aiuto nel redigere un curriculum, con attenzione al dialogo e al rimotivare chi rischia di scivolare nella depressione”.

Da qui l’impegno concreto. E gli incontri. Sei le aziende presenti al primo, la maggior parte delle quali con un volume d’affari che si svolge per il 70-90% all’estero: Turo Italia (che produce pompe centrifughe e conta 68 dipendenti); Sterchele (prodotti per bagni; 70 dipendenti diretti e 50 terzisti); Primultini (impianti e macchine per il legno; 50 dipendenti); Caorle (costruzioni meccaniche; 30 dipendenti); Pietro Berto (macchinari per l’arte panificatoria e pasticcera; 56 dipendenti); Sottoriva (macchine per panifici e pasticcerie; 85 dipendenti).

Diversi i punti affrontati, a partire dai problemi lavorativi che vivono i cittadini di Marano. Poi gli sforzi delle aziende in tema di innovazione: è emerso come alcune aziende puntino maggiormente sulla ricerca di nuovi prodotti, mentre altre investano in maniera privilegiata nella ricerca organizzativa, nel proporre ai dipendenti modelli lavorativi in grado di sviluppare l’appartenenza e innescare dinamiche positive. E la mancanza di fiducia da parte dei mercati esteri: c’è chi ha sottolineato una carenza da parte del sistema Italia nell’aiutare le industrie e nel sostenere in maniera decisa questo momento di crisi. Le banche in particolare non danno agevolazioni sufficienti alle aziende straniere che vogliono stipulare contratti con le italiane. Non poteva mancare l’attenzione su un tema delicato come la perdita dei posti di lavoro: in alcune ditte è emersa l’utilità dei contratti di solidarietà interni, mentre c’è chi ha dichiarato di essere in grossa difficoltà. Nel caso di ulteriori perdite di lavoro, sono stati presentati i progetti “Patto Sociale per il Lavoro” e “Cercando il Lavoro”, e si è discusso dell’eventualità di studiare, attraverso una serie di incontri, come operare in chiave di riqualificazione organizzativa. Sullo stesso argomento, si è posto l’accento sul lato umano del lavoratore che rimane a casa e su come curare o meglio prevenire gli eventuali problemi che potrebbero insorgere. Infine, puntare sul lavoro di squadra, cercando di creare sinergie anche fra i centri per l’impiego, magari con il coinvolgimento della Provincia. È emersa la consapevolezza che solo unendo le forze è possibile trovare delle soluzioni e far fronte in maniera positiva alla crisi.

Il commento del Segretario Provinciale Fiom Cgil, Massimiliano Bianco, dà l’idea del senso dell’incontro: “Siamo sorpresi di trovare tanta disponibilità e sensibilità nel Comune di Marano e nel suo sindaco. È una cosa rara. Il ruolo di un’Amministrazione che tende la mano è fondamentale, così come il fatto che non si sia parlato a vuoto, ma in vista di azioni concrete attraverso progetti e gruppi di lavoro che vadano in aiuto alle persone. Ogni piccolo passo è molto importante in questo periodo”.

Soddisfatta anche il sindaco, Piera Moro: “Mi aspettavo un confronto più duro, invece sono rimasta colpita dalla disponibilità di tutte le persone incontrate. Ci sono meno campanili di una volta e più collaborazione, come se fosse maturata la convinzione di far parte di un sistema. Siamo consapevoli del fatto che le soluzioni non possono tutte arrivare dall’esterno, ma che dipende anche da noi sviluppare azioni che ci vedano coinvolti nella soluzione dei problemi. Un lavoro di filigrana che sposta l’asse da ‘ognuno per sé’ a ‘insieme si può’”.

di Redazione Thiene on line

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