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Thiene. Bretella Gasparona: “Si vada avanti, ideale un casello a Marano”

Bretella sì o bretella no? E in che modo va fatta la bretella A31-Gasparona?

“E’ ora di finirla con l’immobilismo, bisogna andare avanti. Un’area con un tessuto economico così solido e vivace non può fermarsi davanti ad un’opera medio-piccola”. Si vada avanti insomma, magari con il casello a Marano Vicentino, in corrispondenza della cava Vaccari, “unico modo per alleggerire la rete stradale esistente”.

Del casello ne avevano già parlato gli industriali, già nel 2019, inserendolo nel libro dei progetti e con l’avallo del Comune di Schio.

A cercare di bypassare le polemiche che di recente hanno interessato il Comune di Thiene, con l’opposizione di Attilio Schneck in netto disaccordo con l’amministrazione del sindaco Giovanni Casarotto, interviene Pietro Sottoriva, presidente degli industriali dell’Alto Vicentino. Lo fa con toni decisi, determinato a dare quella spinta che gli pare ormai necessaria: “Dopo decenni di discussioni bisogna andare avanti, non può sempre trionfare la bandiera dell’immobilismo. Bisogna capire se c’è davvero la volontà di rendere il Thienese un territorio sano e moderno”.

A spingere il presidente del raggruppamento locale di Confindustria la consapevolezza della necessità di una viabilità snella che ora, grazie anche all’apertura della prima grande tratta delle Pedemontana, potrebbe far recuperare a Thiene un ruolo importante nella mappa del Veneto.

“La questione non è neanche più puramente viabilistica, è capire se c’è la volontà politica di rendere il Thienese un territorio sano e moderno, dove i problemi si risolvono in meno di due decenni, oppure se continuerà a trionfare la bandiera dell’immobilismo – ha sottolineato Sottoriva – Di questo progetto, ma purtroppo si potrebbero fare molti altri esempi simili, si parla dagli anni novanta e, anche se venisse approvato oggi, prima di quattro anni non giungerebbe alla sua realizzazione conclusiva. Questo modo di fare non è più sostenibile, non è all’altezza di una moderna realtà europea, livello a cui invece dovremmo aspirare. Abbiamo un tessuto imprenditoriale e civile tra i più dinamici del Nordest, lavoriamo e commerciamo in tutti i continenti, ma riusciamo a polemizzare e a bloccare la realizzazione di un’infrastruttura medio-piccola, ma importante ed efficace, anche quando siamo ad un passo dalla sua deliberazione. Noi siamo stanchi, davvero, anche perché spesso le motivazioni sono futili o strumentali a questa o quella polemica politica”.

Sottoriva entra nel merito del progetto illustrato in Consiglio comunale a Thiene a fine maggio ed oggetto degli strali di Attilio Schneck: “Rispetto al progetto originario, il tracciato è confermato nella sua originaria posizione, congruente con le previsioni urbanistiche, per cui non si capisce come mai solo oggi sorgano queste contrarietà. Una novità può essere rappresentata dalla rivisitazione di alcuni collegamenti i quali, però, hanno lo scopo di ridurre la pressione viabilistica sul nodo Gombe, sottraendo al grande anello circolatorio tutte le intersezioni, che darebbero origine a pericolose manovre in conflitto e che, pertanto, vengono deviate dal nodo. Nello specifico, l’utenza e i rifornimenti che entrano nei parcheggi del centro commerciale vedranno allungati i propri percorsi per mettere in sicurezza le manovre di scambio lungo via del Terziario. La bretella, inoltre si prevede possa alleggerire in misura molto significativa la viabilità cittadina, deviando sulle linee esterne circa il 25% dei veicoli che attraversano il centro città. Non è questione di favorire o penalizzare la grande distribuzione, ma di rendere la viabilità più scorrevole e lontana dagli imbuti, tanto più quando questi si verificano in centro storico perché mancano le alternative.

Il presidente degli industriali condivide con i suoi soci la convinzione che nemmeno il raddoppio di via dell’Autostrada sarebbe di per sé risolutivo, perché il punto decisivo è la posizione del casello. “La rete esistente sarebbe già in grado di alleggerire la congestione, ma questo solo grazie alla creazione di un casello in corrispondenza della cava Vaccari, in territorio di Marano Vicentino, a confine con Zanè e Thiene. L’A31 diventerebbe così l’alternativa in grado di alleggerire la pressione viabilistica di via dell’Autostrada”.

Gli Industriali, infine, sottolineano anche la strategicità della pista ciclabile introdotta nella versione del progetto attualmente in discussione: “Non dimentichiamo che il progetto proposto ha introdotto una nuova ciclovia, finora non prevista, che congiunge il centro di Thiene con la zona industriale. Tale intervento risponde ad un’esigenza che abbiamo riscontrato in un lavoro di ricerca che è a disposizione non solo dell’amministrazione e del consiglio comunale ma anche di tutti i cittadini, sul nostro sito – ha concluso Sottoriva – Lo studio, che ha visto in Thiene uno dei suoi focus principali, evidenziava molto chiaramente l’esigenza di mettere in sicurezza i percorsi dedicati tra il centro urbano e la principale zona produttiva, così da favorire gli spostamenti in bicicletta, evitando soprattutto gli attraversamenti a raso della viabilità principale”.

A.B.

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