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Caltrano. L’albero abbattuto dal maltempo finisce a Montecitorio

La cima di un abete rosso dell’Alto Vicentino, abbattuto durante la tempesta di vento alla fine di ottobre, è finita ad ornare la Camera dei Deputati in occasione del Natale.

Si tratta della sommità di una pianta alta 40 metri, che il Comune di Caltrano ha inviato a Roma per non dimenticare la montagna veneta, devastata dal maltempo.

Addobbata con palline e pacchettini regalo color oro e rosso, la cima troneggia a Montecitorio.

“Un gesto simbolico di grande valore – ha commentato l’onorevole di Marano Vicentino Erik Umberto Pretto – Dimostra l’attenzione costante dei nostri amministratori locali al territorio in cui vivono. Ed è un monito per la politica in genere, affinchè si presti adeguata attenzione alla montagna e alle comunità che ci vivono. La lotta al dissesto idrogeologico, la tutela del territorio e del paesaggio sono questioni che i cittadini ci chiedono di considerare prioritariamente”.

Ma non solo l’albero di Caltrano finisce ad ornare la capitale, anche altri alberi provenienti da Veneto e Trentino sono stati trasportati e addobbati per le feste a Roma.

“Provengono da foreste certificate Pefc del Veneto e della Provincia di Trento, entrambe attraversate e distrutte dalla recente e rovinosa tempesta di fine ottobre chiamata ‘Vaia’, gli alberi collocati al Palazzo del Quirinale e nella tenuta di Castelporziano per il Natale 2018. La Presidenza della Repubblica infatti, per il tramite dell’organismo di certificazione forestale Pefc (Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di Certificazione Forestale) e di Federforeste, ha ricevuto due abeti bianchi, uno proveniente dalla foresta demaniale del Cansiglio, gestita dall’Agenzia regionale Veneto Agricoltura, e l’altro dalla Provincia Autonoma di Trento, dal comprensorio del Primiero, entrambi destinati all’abbattimento per i danni subiti dal rovinoso evento climatico”.
La tempesta ‘Vaia’ si connota come il più importante “disturbo da vento” avvenuto recentemente in Italia, tanto violento da provocare, secondo le stime, l’abbattimento di ben 8-10 milioni di metri cubi di legname.

A.B.

 

 

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