“Quando un territorio ti chiede di prendere in mano una battaglia sulla sanità, la prima cosa da fare è ascoltare. La seconda è assumersi la responsabilità di portare quella voce dove può diventare decisione.”
Così Chiara Luisetto, consigliera regionale uscente e candidata alle prossime elezioni, fa proprio l’appello lanciato dal Circolo Buozzi alle forze politiche sulla crisi del sistema sanitario veneto.
“Condivido pienamente lo spirito e i contenuti delle tre proposte presentate: riorganizzare la medicina del territorio, garantire più risorse al pubblico, ridare dignità al personale sanitario. È esattamente ciò che continua ad arrivare da più voci: nell’ascolto dei sindaci, negli ambulatori dove mancano medici e negli ospedali che faticano a reggere i carichi di lavoro.”
Luisetto richiama alcuni dei nodi più urgenti:
“Non possiamo più permetterci un Veneto dove 13.500 vicentini non hanno il medico di base, dove le liste d’attesa costringono a rivolgersi al privato e dove la programmazione regionale ha lasciato scoperti interi territori. La sanità pubblica, in particolare quella territoriale e di prossimità, è stata indebolita da anni di scelte sbagliate e ora servono atti concreti per riorganizzare e tornare ad un modello più orizzontale, non continuando a slogan”.Per questo la candidata del Partito Democratico annuncia un impegno chiaro per la prossima legislatura:
“Se rieletta, porterò in Consiglio regionale le tre proposte del Circolo Buozzi come base di un lavoro comune: più investimenti certi per la sanità pubblica, una rete territoriale che funzioni davvero, personale valorizzato e sostenuto. La cura non è una parola astratta: è il modo in cui una Regione decide chi mettere al centro.”
Luisetto ricorda anche il valore del metodo:
“Sono convinta che questa battaglia si possa vincere solo se unisce in una alleanza per la salute, cittadini, professionisti, amministratori e Regione. È così che credo si debba procedere. La sanità pubblica è il cuore della nostra autonomia e della nostra sicurezza sociale: difenderla non è un tema di partito, è un tema di comunità.”
“Per questo – conclude – ringrazio il Circolo Buozzi per aver costruito un appello serio, concreto e utile. Io ci sono, e continuerò a esserci. Portare in Regione le urgenze reali delle persone è il motivo per cui mi sono candidata la prima volta, ed è il motivo per cui oggi scelgo di rinnovare questo impegno.”