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A31. Zanoni punterà attenzione Commissione Europea sulle irregolarità del progetto‏

La mancata considerazione in sede di Valutazione dell’impatto ambientale (Via) della relazione geologica sulla frana della Marogna; la variante al progetto che da un giorno all’altro ha spostato il tracciato da un Comune a un altro senza dar modo alla comunità locale di presentare osservazioni; lo stato di avanzamento del regolamento europeo in cui il Governo Monti aveva chiesto di inserire come prioritario il completamento dell’A31 Nord, in modo da bypassare il “niet” di Trento; e infine il rinnovo senza gara pubblica da 56 anni della concessione autostradale alla Società Brescia-Padova con danno erariale per lo Stato.

 

Sono gli aspetti della questione A31 Valdastico Nord sui quali l’europarlamentare Andrea Zanoni si è impegnato a vederci chiaro in seguito al sopralluogo dei giorni scorsi, nella Valle dell’Astico per rendersi conto di persona, non solo dello scempio ambientale e paesaggistico cui il territorio andrebbe incontro con la realizzazione dell’opera, ma anche di tutti gli aspetti normativi e giuridici che la progettazione del prolungamento non sta rispettando, al solo scopo di far ottenere all’A4 Holding, entro il prossimo 30 giugno, il rinnovo della concessione autostradale del redditizio tratto Brescia-Padova.

Con partenza da Casotto (Pedemonte), dove il progetto prevede lo sbocco di una galleria, e arrivo a valle alla millenaria chiesetta di S. Agata, passando per il borgo di Casale (Cogollo), l’eurodeputato è stato accompagnato durante il sopralluogo da Renzo Priante del Comitato No Valdastico Nord, da Giuliano Zuccollo del Gruppo sportivo e ricreativo di Casale, dal sindaco e dal vicesindaco di Besenello, Cristian Comperini e Roberta Rosi, da Daniele Romare di Legambiente Alto Vicentino e da Silvano Adami, che ha collaborato con il professor Dario Zampieri dell’istituto di Geoscienze dell’Università di Padova allo studio sulla frana della Marogna.

A Casale in particolare, dove Zanoni ha incontrato nella sede del locale Circolo ricreativo una cinquantina di abitanti della zona e il capogruppo di maggioranza del Comune di Cogollo, Gianni Dal Cason, l’eurodeputato ha spiegato che, in fatto di strade e tutela del paesaggio, l’Europa sta andando in direzione opposta rispetto al Veneto. “E poi – si è chiesto Zanoni – serve veramente quest’opera? Se si guarda al calo dei flussi di traffico e ai costi necessari per mantenere infrastrutture come queste, ci si rende conto che si tratta di soldi buttati, soldi che arrivano dalle tasche dei cittadini attraverso le tasse. La tutela dell’ambiente, inoltre – ha evidenziato -, è strettamente correlata alla qualità della vita: cosa vorrebbe dire portare un tale biscione d’asfalto in una valle come questa? Tanto più che il Nordest è in constante infrazione in merito alla direttiva europea sull’aria: siamo infatti una delle aree d’Europa con l’aria più avvelenata, che ogni anno è causa di morte prematura per migliaia di persone”.

“L’incontro con l’eurodeputato Zanoni è stato molto soddisfacente – hanno dichiarato Priante e Zuccollo al termine dell’incontro -. Speriamo ora che il suo interessamento ci aiuti a bloccare quest’opera assurda quanto dannosa”.

di Redazione Thiene on line

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