La società Alto Vicentino Ambiente Srl comunica di aver depositato due ricorsi al TAR per impugnare le delibere dei Comuni di Schio e Torrebelvicino nella parte in cui decidevano di non sottoscrivere i patti parasociali con gli altri Comuni per governare assieme ViAmbiente Spa, società risultante dalla fusione con Soraris S.p.A. Nei giorni scorsi la società aveva invitato i comuni di Schio e Torrebelvicino a prendere atto che la fusione era stata approvata ad ampia maggioranza da parte degli altri Comuni e a rivalutare la decisione impugnata ricevendo solo risposte interlocutorie.
ViAmbiente Spa non potrà mantenere l’affidamento della gestione dei rifiuti urbani da parte dei Comuni che non esercitano il controllo analogo congiunto previsto dalla normativa.
Infatti, l’art. 16, comma 1 del TUSP – in conformità alle menzionate Direttive dell’UE – stabilisce che “Le società in house ricevono affidamenti diretti di contratti pubblici dalle amministrazioni che esercitano su di esse il controllo analogo o da ciascuna delle amministrazioni che esercitano su di esse il controllo analogo congiunto”.
L’affidamento diretto si fonda sul presupposto della permanenza del controllo analogo congiunto del Comune affidante, in difetto del quale la stessa ragion d’essere del contratto di servizio viene meno.
Inoltre, deliberando di non sottoscrivere i patti, i due Comuni presuppongono di adottare un nuovo modello di gestione diverso da quello pubblico, ma questa scelta da anni non compete più ai singoli Comuni, bensì al Consiglio di Bacino.
Questa scelta normativa deriva dalla volontà della Regione e del legislatore di arrivare a gestioni non più frammentate, ma industriali ed efficienti.
Il percorso di aggregazione fra Ava e Soraris è stato deliberato a fine 2024 nel documento di programmazione pluriennale del Consiglio di Bacino Vicenza che ha le funzioni di organizzazione del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani, di scelta della forma di gestione, di affidamento della gestione e relativo controllo (art. 3-bis, comma 1-bis del d.l. n. 138/2011 e la legge regionale n. 52/2012). Sarà quindi il Consiglio di Bacino a decidere da chi e come sarà gestito il servizio essenziale nei Comuni di Schio e Torrebelvicino.
Nel recente bilancio di sostenibilità approvato dall’assemblea dei soci di Ava si sono confermate le ottime performance della società che ha un costo per abitante servito di 110 euro medi, rispetto ai 160 del resto dei Comuni veneti e ai 200 del resto d’Italia, con un tasso di raccolta differenziata che sfiora il 78% e un recupero di rifiuti a materia prima seconda del 68%. Le operazioni di aggregazione sono state portate avanti per difendere il controllo pubblico dei rifiuti da parte dei Comuni rispetto al rischio di privatizzazione del settore, molto concreto nel caso in cui il servizio fosse assegnato con gare pubbliche.
Comunicato Stampa