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Amministrative. ‘Schio Lista dei Quartieri’ scende in campo

Prima di presentarsi ufficialmente hanno passato al setaccio centro ma soprattutto i quartieri di cui la politica spesso si dimentica.

Entra in gioco, nel ring delle amministrative sempre più ‘colorato’, la lista civica capeggiata da Stefano Pento, artigiano 48enne, ma soprattutto ex assessore della giunta Dalla Via.

Un amministratore che ha lasciato il segno nei giovani scledensi per quel modo innovativo di concepire le politiche dei ragazzi. Le sue orme sono state calpestate anche dall’assessore Barbara Corzato, che dopo un piccolo scontro con l’ex collega, aveva dovuto ammettere di essere orgogliosa di seguire il suo esempio.

Le frasi della Corzato avevano persino portato ad una stretta di mano.

Stefano Pento è leader di una lista che si presenta apartitica, come va di moda adesso, anche se l’artigiano pur provenendo da un’area diversa, ha dimostrato di sapere lavorare bene anche con chi è distante ideologicamente da lui.

Pento ha dato dimostrazione in passato che quando i progetti sono validi non c’è bandiera che tenga.

La parola ‘quartiere’ ricorre sempre nel comunicato stampa di presentazione della lista, che addirittura fa diventare nome quegli angoli spesso dimenticati dalle amministrazioni comunali.

“In questi ultimi 5 anni i ruoli dei consigli di quartiere sono stati limitati a interfaccia di comunicazione tra il cittadino e l’amministrazione, ma ogni quartiere ha ben presente le sue criticità e anche le risorse del proprio territorio”.

Penso, in sostanza, riconosce a Orsi un’attenzione alle periferie ma quello della sua lista vuole essere un tentativo di approfondire le criticità trascurate.

‘Schio la lista dei Quartieri’ si presenta in maniera molto libera e sarà interessante vedere come si muoverà quando la campagna elettorale entrerà nel vivo. Se lo farà autonomamente prendendo le distanze dagli altri gruppi o se invece appoggerà uno dei candidati.

La coalizione scende in pista dopo Schio Polis, gruppo che appare poco incisivo mediaticamente e poco presente sui social.

Per Orsi il terreno si fa sempre più rovente e con Stefano Pento, che adesso è uscito allo scoperto, sarà costretto ad essere più ‘aggressivo’ in una comunicazione che fino ad oggi si è mantenuta istituzionale.

Riceviamo e pubblichiamo

“Tutte queste componenti della città verranno coinvolte nelle elezioni di maggio: è una bella occasione per ridiscuterne il ruolo e dare valore a una rappresentanza di fatto relegata ad associazionismo, ma che dovrebbe essere la base per un buon Governo Locale”. I rappresentanti della lista citano esempi raccolti sul territorio. Partendo dal centro cittadino, nodo irrisolto è la pensilina della stazione ferroviaria: i binari sono stati spostati a sud, con stop prima dell’edificio della stazione. Ma la copertura non è mai stata integrata, così che oggi tutti i pendolari in partenza con il maltempo sono costretti ad attendere il convoglio su un marciapiede sotto la pioggia, “situazione storicamente frequente qui a Schio”. Spostandosi a Magrè membri della lista segnalano lavori intermittenti da sei mesi e più, con cantieri stradali aperti e riaperti senza sosta, in via Pio X da Magrè a Ca’ Trenta: la strada fra scavi e piccole riasfaltature ormai è un colabrodo, nelle ore di punta ogni giorno si rischiano incidenti fra le auto che passano a senso unico alternato e i veicoli di cantiere. Anzi, alcuni sono già avvenuti. “Siamo assolutamente a favore di innovazioni tecnologiche come l’installazione della fibra ottica, che ha riguardato parte di questi scavi. Ma siamo convinti che in questo caso fosse necessaria una migliore programmazione e una concentrazione dei lavori in un tempo più ridotto” sottolineano dalla lista. Al Tretto si segnala il problema non risolto della modifica – di fatto praticamente una soppressione – del Sat Tretto, il servizio di accompagnamento in pianura di anziani e persone in difficoltà per bisogni sanitari e non solo. Un servizio di segretariato sociale che il Comune garantiva dal 1998 con apprezzamenti trasversali e che nel 2016, all’improvviso, si è deciso di sostituire. Sono state aggiunte corse del trasporto pubblico ma, segnalano i residenti, il servizio precedente andava oltre il semplice trasporto. Non è finita qui: a Santa Croce gli abitanti di via Nicolò Tommaseo sono esasperati da una viabilità irrisolta nonostante le continue segnalazioni, e dà da pensare il cantiere, in corso ormai da mesi, della rotatoria dello slargo di via XXIX Aprile: i lavori sono in corso ormai da molti mesi eppure non vengono conclusi. Non si vorrà aspettare a inaugurarla poco prima delle elezioni? Agli esercenti scledensi poi dovrebbe interessare tutto quello che riguarda Abaco, la società che su concessione del Comune controlla le affissioni. Con qualche eccesso: ci sono stati dei locali che, su minaccia di sanzione da parte di Abaco, hanno ritirato ombrelloni e tende esterne “colpevoli” di riportare il logo e il nome di una birra o di marche di gelati. Sono affissioni anche quelle o è ricerca di incassi a spese di chi lavora? Un’altra voce raccolta dalla lista nei quartieri è quella dell’installazione di “casette dell’acqua”. Ci sono in altri Comuni ma non a Schio e ci sono residenti che si spostano nei territori limitrofi per utilizzarle. Questi sono solo alcuni esempi, si sottolinea da “Quartieri al centro”. “Non abbiamo un candidato sindaco, non appoggeremo nessuno che non sia più che convincente – dichiarano dalla civica – la Lista dei Quartieri avrà un modus operandi dove le piccole esigenze troveranno la loro dignità nel programma elettorale, e poi nell’attività amministrativa. Le piccole problematiche spesso sono il frutto di scelte sbagliate, di questioni importanti comunali e sovra-comunali: governare Schio non è solo amministrare 40mila abitanti ma anche fare da guida dell’Alto Vicentino. Abbiamo le idee ben chiare in termini di sanità (serve una unica Ulss provinciale per dare all’ospedale di Santorso dignità e risorse pari a quelle di Bassano e degli altri territori) oltre che su territorio (difesa del verde e sì al recupero) e viabilità (serve la metropolitana di superficie)” Quindi indispensabile sarà appoggiare un candidato con lunghe radici in provincia regione e possibilmente governo, Schio deve tornare ad essere presente ai tavoli di programmazione regionale. Il capolista Stefano Pento, in passato assessore “civico” con delega ai Giovani, esponente di una lista apartitica, nella seconda amministrazione di Luigi Dalla Via, “Per ora non abbiamo espresso un sostegno o candidatura a candidati sindaci, anche se ci sono stati contatti su possibili aggregazioni: prima viene lo spirito e la responsabilità, poi la scelta. In questi giorni siamo impegnati nella stesura del programma attraverso l’ascolto dei residenti di tutto il territorio comunale, oltre che nella formazione della lista dove ogni singolo Quartiere avrà una rappresentanza adeguata”.

di Redazione Altovicentinonline

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