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Cogollo. Calgaro e Zordan sul taglio degli stipendi. ‘Non se ne parla. Chi lavora bene va pagato’

Alla provocazione dell’opposizione del Comune di Cogollo circa il taglio agli stipendi di sindaco e giunta, rispondono con un secco ‘non se ne parla’ il sindaco Riccardo Calgaro ed il vicesindaco Andrea Zordan, che mette subito in chiaro che un assessore comunale percepisce la media di 100 euro mensili.

 L’aria a Cogollo, nonostante il clima invernale e la posizione del paese della Valle dell’Astico, è surriscaldata. Il polverone sulla Valdastico con le accuse al sindaco di non aver tutelato ‘la propria terra’ ha animato lo scontro con l’opposizione, che dopo aver criticato il primo cittadino, aveva lanciato la provocazione sul taglio degli stipendi da dimezzare visto l’eclante momento di crisi economica. A rilanciare e a scendere in campo stavolta c’è anche il vicesindaco che rispedisce le accuse al mittente spiegando perchè, a suo dire, quanto  sostiene l’opposizione sarebbe infondato.

Andrea Zordan è pronto a difendere con forza la lista delle cose fatte dall’attuale amministrazione che, secondo lui, hanno permesso al piccolo comune di risparmiare cifre importanti. Inoltre, a sua volta accusa chi amministrava prima della giunta-Calgaro di non essersi mai tagliata nemmeno un centesimo. ‘Non capisco perchè dovremmo farlo noi’.

L’amministrazione in questi anni avrebbe lavorato alacremente con coscienza e rigore. ‘Ad esempio – ha spiegato Zordan – dalla nostra conferma elettorale del 2010 ci siamo avvalsi fino al 2011 di un vice segretario che era già dipendente, risparmiando annualmente circa venticinquemila euro. Però la nostra minoranza si è prodigata anche attraverso esposti in prefettura fino ad obbligarci ad assumerne un altro. Per non parlare – ha concluso – del contenzioso con un privato risolto dal sindaco e di altri episodi’.

 Sulla stessa linea il primo cittadino che non entra nel merito della provocazione limitandosi a commentare: ‘Non ci penso nemmeno a dimezzare il mio stipendio, loro non l’hanno fatto quando era il loro turno. Io sono per la meritocrazia, quando una persona lavora e porta a casa risultati, deve essere pagata’

A.B.

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