“L’appello lanciato dalla Camera di Commercio è giusto e condiviso. Da anni il territorio chiede una linea al passo con i tempi. Mentre in Cina costruiscono treni che viaggiano ai 300 km/h, noi ci dobbiamo ancora muovere su un treno a gasolio lungo un unico binario. Rilanciamo il progetto ’30 km in 30 minuti, ogni 30 minuti’: la linea Schio-Vicenza deve diventare un metrò. È una questione di efficienza dei trasporti, competitività e qualità della vita di chi fa il pendolare”.
Il consigliere comunale scledense Carlo Cunegato, candidato alle elezioni regionali con Alleanza Verdi e Sinistra, interviene a sostegno dell’azione avviata dalla Camera di Commercio di Vicenza per l’elettrificazione della linea ferroviaria Schio-Vicenza.
“Un treno a gasolio che ‘corre’ su un unico binario, che ci impiega 47 minuti per fare 30 km e che dopo le 20 di sera non torna più indietro: questa è la linea ferroviaria Schio-Vicenza nel 2025 – spiega Cunegato -. In questi anni si è parlato tanto di elettrificazione e ammodernamento, ma alla fine non si è mai fatto nulla. I trasporti pubblici si usano se funzionano e questa linea, anche se lo stesso è molto utilizzata, così non funziona. È una questione di attrattività economica, una questione ecologica, ma anche di qualità della vita per chi, studenti e lavoratori, deve fare il pendolare“.
“Bisogna tornare a credere nel trasporto pubblico e a investirci – spiega Cunegato -. Rilanciamo quindi il progetto ’30 km in 30 minuti, ogni 30 minuti’ per la Schio-Vicenza. Introduciamo finalmente il biglietto unico, come in Trentino e Campania, per promuovere l’integrazione dei mezzi pubblici e non la loro concorrenza come avviene oggi. Riprendiamo il progetto del SFMR, la metropolitana di superficie per collegare le principali città venete, che purtroppo Zaia ha abbandonato nel 2018. Secondo le proiezioni la metropolitana di superficie veneta aumenterebbe i passeggeri del treno del 74% e ridurrebbe l’uso delle automobili del 7,7%. Così potremo assicurare all’Altovicentino, a Vicenza e al Veneto un sistema di trasporto davvero utile ed efficiente”.
“Nel 2022 – ricorda Cunegato – l’assessore regionale De Berti disse che nel Contratto di Programma 2022-2026 tra Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ed RFI erano previsti 80 milioni per la linea Schio-Vicenza, e che 20 milioni erano già stanziati. Anche il sindaco di Schio Orsi allora disse che le risorse c’erano. Dove sono finiti questi soldi? Speriamo solo che non siano serviti per coprire il buco della Pedemontana. Le proposte che oggi facciamo sono purtroppo le stesse di 5 anni fa a dimostrazione che nulla è stato fatto. C’è stato un totale immobilismo da parte della Regione che non può più essere sostenuto dalla classe dirigente, da chi guarda allo sviluppo, e da chi paga le tasse e pretende giustamente le opere di cui il territorio ha bisogno”