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Marano. Sit in a Vianelle di ‘Salvaguardia Ambiente’. Luca: ‘Raccolte 1000 firme’

150 persone davanti alla discarica Vianelle di Marano stamattina, per la raccolta firme promossa dai cittadini di Marano riuniti nel Movimento Salvaguardia Ambiente, in corso da circa due settimane. Ne hanno già raccolto 1000 e non intendono fermarsi, anzi il movimento si sta diffondendo a macchia d’olio, a coinvolgere tutti i 20 comuni del bacino si utenza della falda acquifera di Marano.

Una delle falde maggiori e più` importanti d’Italia, che esce poi a Novoledo ed alimenta l’acquedotto di Vicenza e di Padova con un bacino di utenza di 7-800.000 persone, e che si trova proprio li`, sotto alla discarica, separata dai rifiuti pericolosi solo da 50 metri di ghiaia, assolutamente permeabile.
’La preoccupazione e` – spiega l’assessore all’ambiente di Marano, Francesco Luca – che la conformazione geologica del territorio in cui si trova la discarica e` impropria per proteggere la falda, e quindi, se l’impermeabilizzazione artificiale della discarica non fosse adeguata ad impedire l’infiltrazione di sostanze dannose, si produrrebbe inevitabilmente un danno che una volta constatato non sarebbe più riparabile.’
’La nostra – aggiunge l’assessore – non e` una protesta del tipo ’non voglio la discarica a casa mia’: noi rifiutiamo che le tipologie dei materiali conferibili a Marano siano estese alle categorie nocive, solo perché il sito non e` adeguato. Prima, quando si trattava di accogliere solo materiali inerti, non ci si e` mai lamentati’.
Ed e` proprio per questo che il piano di azione dei primi cittadini di Thiene e Marano, sostenuti dai colleghi degli altri 18 comuni coinvolti, non si ferma alla raccolta di firme ed alla presentazione congiunta del ricorso, ma vuole estendere i propri effetti andando a modificare anche la normativa di riferimento, con la proposta di un disegno di legge che vieti l’autorizzazione di discariche come questa in prossimità delle falde acquifere.
’Nessuno vuol negare- conclude Francesco Luca – che i rifiuti prodotti debbano essere in qualche modo smaltiti, ma bisogna riflettere attentamente sul ’come’ e sul ’dove’, per non rischiare di rovinare un bene così` prezioso come l’acqua, che va preservato per noi, ma anche per le generazioni future’

Umberto D’anna

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