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Pedemontana.Toniolo:’Ma che difformità…il tracciato è stato concordato con tutti i Comuni!’

Non ci sta il consigliere regionale Costantino Toniolo con le accuse lanciate attraverso i media su presunte difformità al tracciato della Pedemontana Veneta e sostiene che si tratta di strumentalizzazioni ‘ da primarie’ da parte del centro sinistra, che nulla hanno a che fare con il percorso storico delprogetto. In un lungo comunicato stampa, che riportiamo fedelmente, Toniolo fa il punto della situazione, spiegando le sue ragioni.

 “Per la Superstrada Pedemontana Veneta è stato fatto a suo tempo un gran lavoro di concertazione e mediazione con le esigenze dei territori vicentini e trevigiani attraversati per individuare il miglior percorso e per ridurre al minimo gli espropri”. Lo afferma il consigliere regionale Costantino Toniolo, già assessore ai lavori pubblici dell’amministrazione provinciale berica. E aggiunge il presidente della commissione bilancio in Consiglio regionale: “Ora i ‘comitati contro’ appoggiati da alcuni esponenti dell’opposizione vorrebbero sollevare problematiche già superate a suo tempo: la loro è solo una operazione ostruzionistica fuori tempo massimo e probabilmente ‘sposata’ in funzione delle primarie del centrosinistra!”

Toniolo racconta tutto l’iter che ha portato alla definizione del tracciato assieme ai Sindaci vicentini interessati.

Sono stati coinvolti sin da subito tutti gli enti locali (Comuni e Provincia) con una fitta rete di incontri facilmente documentabile, nel corso dei quali sono state valutate molteplici ipotesi migliorative del progetto originario ed esaminate osservazioni e proposte progettuali dei predetti Enti”, afferma Toniolo che sottolinea come vada dato atto della notevole disponibilità manifestata da parte del Commissario Vernizzi e della Regione, ma anche del Concessionario, a recepire una gran parte delle richieste formulate.

“Proprio per poter valutare nel dettaglio tali richieste, fu sospesa da parte del Commissario Vernizzi l’approvazione del progetto definitivo relativamente a gran parte del tratto Breganze-Bassano”, prosegue Toniolo.

“La soluzione progettuale adottata a livello definitivo per tale tratto è stata poi preceduta da due protocolli d’intesa, uno per il tratto Breganze-Marostica sottoscritto il 22/02/2003 anche dai Comuni di Breganze, Mason, Marostica e Pianezze ed uno per il tratto Rosà/Bassano, sottoscritto il 27/06/2011 anche dai Comuni di Rosà e Bassano del Grappa, in base ai quali si è tra l’altro raggiunta, a seguito lunghe ed estenuanti trattative con il Concessionario, l’eliminazione dei due punti di discontinuità della SP Nuova Gasparona previsti nel progetto approvato dal CIPE e che avrebbero comportato una situazione intollerabile sotto il profilo viabilistico per la rete viaria a transito libero complanare alla nuova superstrada a pagamento”.

E prosegue il presidente della commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo: “Nel confermare pertanto che la SPV per taluni aspetti è stata modificata in parte rispetto all’ipotesi originaria, è tuttavia da puntualizzare che ciò è avvenuto grazie principalmente al contributo di Provincia e Comuni per gli sforzi profusi al fine di migliorare considerevolmente il progetto sia ai fini viabilistici che ai fini dell’inserimento ambientale dell’opera”.

Toniolo racconta che, in particolare, le richieste di Provincia e Comuni hanno portato a prevedere la realizzazione di gran parte del tracciato in trincea, comportando tuttavia un’inevitabile lievitazione dei costi a seguito della necessità di realizzare opere di sottopassaggio notevolmente più costose rispetto ad una soluzione in superficie (gallerie artificiali, muri di sostegno, opere idrauliche aggiuntive, ecc.) ma ottenendo però un’opera sicuramente meno impattante sui territori attraversarti e più in sintonia con le esigenze degli Enti locali.

“Non va tuttavia dimenticato”, conclude Toniolo, “che le richieste fatte hanno dovuto essere confrontate con le esigenze del consorzio aggiudicatario del Project Financing in quanto l’opera viene finanziata per la maggior parte con risorse private e quindi si deve sostenere tramite il ‘pedaggiamento’ della nuova superstrada, dovendo comunque essere assicurata la redditività dell’investimento in base ad uno specifico piano finanziario”.

di Redazione Thiene on line

 

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