- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

Protesta parcheggi-ospedale. Veronesi:’Ora non si potrà più investire su professionalità e macchinari’

‘Non solo è stata impedita una corretta informazione da parte di chi aveva l’esclusivo interesse di parlare bene dell’opera pubblica che gli interessava venisse realizzata, ma ci è stato impedito di avere accesso ai luoghi in cui si discuteva a tavolino del nuovo ospedale.

Ora sono tutti bravi ad esprimere dissenso, ma io sono stato lasciato solo, nonostante le 13mila firme raccolte da parte di cittadini, che non volevano il project financing’. E’ il momento della riscossa di Pietro Veronese, ex assessore della giunta di Giuseppe Berlato Sella e presidente dell’associazione Communitas. ‘Fingono di non sapere, ma nel 2007, i costi del parcheggio, che è solo l’emblema della spesa che i cittadini dovranno sostenere, sono approdati in consiglio comunale. Allora si parlava di 90 centesimi. Perchè adesso, fanno finta di non sapere?’.
Veronese era presente stamattina, alla protesta indetta da Usb con dati alla mano. Cifre che la dicono tutta sul costo di un project financing che ha turbato gli abitanti dell’Alto Vicentino, orgogliosi di una sanità pubblica che rappresentava il fiore all’occhiello di un territorio, dove per la prima volta, si sta scoprendo cosa voglia dire fare entrare il privato nel pubblico. Neppure l’avvento del ticket sanitario li aveva fatti insorgere come sta accadendo in queste settimane. E per avere il termometro della rabbia della gente, basta recarsi ogni mattina, all’ospedale, che non è stato ancora inaugurato, ma ha già ottenuto gli onori della cronaca per happy hour, parcheggi a pagamento, caffè che da 40 centesimi è passato a 60 e mensa dal costo di un ristorante.

‘In questi anni, ho lottato strenuamente per far capire alla gente a cui sono stati coperti gli occhi in maniera strategica cosa significasse un project financing come questo – continua Veronese che ha le idee chiare ed è disposto a raccontare per filo e per segno come si sia svolta la trattativa-ospedale, facendo nomi e cognomi di chi l’ha gestita – adesso che l’ospedale è pronto, siamo nella fase in cui l’Ulss si svenerà con 20 milioni di euro l’anno da sborsare. Con la conseguenza che non potrà più investire su professionalità e macchinari, cioè il cuore di un luogo di salute’.
E’ un fiume in piena l’ex assessore del Comune di Schio ed è preparato su un argomento che lo infervora. ‘Ricordo che l’allora conferenza dei sindaci presieduta dal sindaco Naro ci impedì un giorno, di assistere ad una riunione importante in cui si decideva dell’ospedale nuovo. Arrivarono a chiamare i carabinieri – racconta Veronese – noi sapevamo che si stavano decidendo le sorti dei contribuenti, ma ci fu opposto il veto’. In quegli anni, i giornali periodici dell’Ulss erano ricchi di articoli su quanto fosse bello e utile l’ospedale nuovo, omettendo però quello che avrebbe comportato per i cittadini’.

N.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: