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Referendum. Fracasso: ‘Zaia cestini richiesta di Statuto Speciale, perdiamo credibilità e si genera confusione’

“Il mandato degli elettori che hanno partecipato al voto è chiaro, quindi le altre proposte depositate, a partire dallo Statuto speciale, devono essere cestinate. Non c’era alcun bisogno di reiterare la proposta di modificare la Costituzione; ribadirla invece neanche dopo 24 ore, oltre a generare confusione, ci rende meno credibili. Zaia si assuma le proprie responsabilità”. Così il Capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso, intervenuto in aula dopo le comunicazioni del presidente Zaia sulla consultazione di domenica scorsa.

“Siamo ben felici che si apra un confronto che chiediamo da un anno, ma – puntualizza il Capogruppo PD – servono consultazioni vere. Le 23 materie su cui chiedere le competenze in modo da trattenere il 90% del gettito fiscale non possono essere un teorema incontrovertibile, ma una proposta aperta da sottoporre a una discussione. Tra l’altro, non dimentichiamo che la Corte Costituzionale ha già bocciato il famoso quesito relativo all’80% di tasse da trattenere sul territorio”.

“Zaia ha detto che il referendum è il big bang delle riforme istituzionali: lo misureremo nelle prossime settimane, se ci saranno vere consultazioni e se le istituzioni saranno protagoniste o semplici comparse. In questo caso sarò costretto a dare ragione ad altri colleghi, che è stato un referendum inutile e che sono stati buttati 14 milioni, perdendo una grande occasione”.

“Sarebbe un peccato imperdonabile – conclude Fracasso – con un unico responsabile, il presidente Zaia”.

 

 

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