Scipione Caronte e Minosse hanno bruciato le pannocchie sui campi. Si sfalcia quel po’ d’erba rinsecchita per le vacche delle ultime stalle del circondario. Niente acqua di irrigazione al Barcon per gli agricoltori, ma da domani servirà in gran quantità per il verde del campo da golf.
Il consiglio comunale di Sarcedo ha posto rimedio all’imbarazzante vicenda del conflitto di interesse con due votazioni al consiglio comunale di ieri sera: una (votata all’unanimità) di annullamento della precedente delibera, ed una ( votata da maggioranza e Lega) che ne emana una nuova di zecca e che dovrebbe sancire definitivamente l’accordo tra comune e società realizzatrice del campo.
A mettere nell’imbarazzo burocratico il Sindaco Giorgio Meneghello, due dei suoi consiglieri di maggioranza Danilo Meda e Graziano Egidio Segalla che, il 12 giugno scorso, pur avendo alzato disciplinatamente la loro mano per votare “si” al campo ignari della loro parentela con alcuni proprietari dei fondi dell’area, sono stati la causa che ha portato a dover rivotare la delibera.
Una superficialità che ha causato all’amministrazione una figuraccia ed ha costretto ad un’analisi dei rapporti di parentela anche di tutti gli altri consiglieri comunali. In un paese piccolo com’è Sarcedo, con frequenti rapporti di parentela tra i cittadini, il risultato è stato che il conflitto di interesse ha “decimato” il consiglio comunale dove soltanto sei consiglieri comunali della maggioranza oltre al sindaco erano legittimati a parteciparvi.
Ad accendere gli animi degli oppositori anche un clamoroso cambio nell’assetto societario di uno dei soci di Golf promozione fatto solo due giorni fa per togliere dall’imbarazzo anche l’assessore al bilancio Luciano Zerbaro che altrimenti avrebbe dovuto molto probabilmente astenersi dalla votazione.
Sono tuonate parole di sdegno dai banchi dell’opposizione da dove il consigliere Antonio Tammaro, da sempre radicalmente contro l’iniziativa, accusa Zerbaro: “…impossibile non sapesse fin dall’inizio di questa sua parentela…”
Curioso invece l’intervento di Stefano Brunello consigliere in quota Lega che precisa: ”voto si al golf a sostegno della maggioranza ma non sono maggioranza” forse un messaggio cifrato per il sindaco Meneghello. Anche Sarcedo ha il suo Scilipoti.
Sembra ormai che tanti e tali siano i conflitti di interesse che non si riesce più a distinguere l’ente proponente dall’amministrazione pubblica.
Un’altra coincidenza sembra indispettire in questi giorni gli oppositori del campo: la società finanziaria “la Serenissima” attraverso cui si svolgerà il businnes immobiliare legato al Golf a Sarcedo è anche socio unico di Selene, la finanziaria del tanto contestato piano “Rozzola” tra Thiene e Zugliano.
Questa scoperta rafforzerà ancor di più le posizioni del comito No Golf che a gran voce denunciano l’enorme cementificazione che il golf in realtà nasconde e che contestano la speculazione edilizia fatta dalle solite scatole cinesi finanziarie
Amaramente al termine del consiglio comunale, un vecchio testardo proprietario che non vuole vendere è uscito dal comune sussurrando “…cambia la musica ma i sonadori xe sempre quei…”
Alberto Brazzale