Ancora pochi giorni e Luca Zaia dovrà ufficializzare una nuova giunta, sulla quale è puntata la lente d’ingrandimento e c’è curiosità anche da parte della stampa nazionale, soprattutto per capire che peso avranno Salvini e il partito ufficiale Lega e che risvolti ha avuto all’atto pratico la schiacciante vittoria del governatore veneto sul segretario del Carroccio.
E’ arrivato il momento insomma di capire se la vecchia Liga Veneta ha conquistato la leadership sulla base delle regionali venete o se continuerà ad essere ‘sotto scopa’ di un partito che ha sempre manovrato i fili delle poltrone mettendoci l’ultima parola.
Non si tratta solo di curiosità: in tutto il Veneto e nel nostro Alto Vicentino c’è chi passa notti insonni e trascorre ore al telefono per capire come Zaia muoverà le pedine sulla propria scacchiera, dove la contesa dei posti, in giunta nel consiglio, non è solo tra salviniani e zaiani, ma anche tra veronesi e vicentini. L’equilibrio sarà fondamentale e c’è chi ironizza dopo la venuta del Capitano, che ha inondato di foto sui social come per urlare all’Italia intera che nel partito va tutto bene, che Luca Zaia è un suo grande amico e che, anche se il Doge ha vinto 3 a 1 schiacciandolo, rimane lui il leader incontrastato della Lega. A dargli supporto lo stesso Zaia, che ieri ha espresso solidarietà a Salvini in occasione del processo catanese sulla vicenda giudiziaria Gregoretti, che per il momento è ferma alla richiesta del Pm di archiviazione alla quale seguirà la sentenza del Gup.
Alto Vicentino e papabili consiglieri
Il tam tam telefonico nell’Alto Vicentino riguarda chi tiene le dita incrociate sperando che chi ha una posizione ai vertici della lista elettorale venga chiamato in giunta liberando il posto tra gli scranni del consiglio regionale. I nomi dei protagonisti sono Ilenia Tisato e Andrea Cecchellero. Per la scledense Tisato, che con la lista Zaia ha guadagnato 2.094 voti, è quasi certo il posto, che otterrebbe con la chiamata ad assessore del vicentino Roberto Ciambetti, che nella precedente legislatura aveva ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio. Un ruolo tra l’altro svolto talmente bene che Zaia lo ha voluto accanto a sé ricordando la mole di lavoro e di provvedimenti presi grazie al lavoro di una maggioranza che ha continuato a lavorare in maniera assidua anche durante il lockdown, con le modalità di smart work. Parole d’apprezzamento da parte del governatore che lasciano presupporre che lo vorrà accanto a sé in squadra. Ciambetti ha fatto il pienone di preferenze, posizionandosi in prima posizione della lista di Luca Zaia con 9.637 voti nella circoscrizione di Vicenza.
Si affievoliscono sempre più invece le speranze per Andrea Cecchellero, che potrebbe ‘pagare’ molto caro il fatto che troppi vicentini si sono ben piazzati nelle due liste e c’è da tenere l’equilibrio non solo con i veronesi che battono cassa, ma anche con le altre cinque province venete. C’è da accontentare Nicola Finco, che con i suoi 8.569 voti al momento pare essere designato ad essere eletto presidente del consiglio e, quindi, non libererebbe il posto in graduatoria destinato ad Andrea Cecchellero. Prima di lui infatti c’è Milena Cecchetto, che con quasi il doppio dei voti del collega di Posina sembra scontata a diventare consigliere, prendendo il posto di Manuela Lanzarin, che tutti danno per certa nella giunta di Luca Zaia. Mancano ormai pochi giorni ed entro il 12 ottobre dovrà essere messo tutto nero su bianco e ufficializzato e con la disfatta di Maurizio Colman nell’Alto Vicentino si potrebbe decretare uno scenario non idilliaco per una Lega sempre più inesistente ed incapace di farsi valere. Quasi un paradosso alla luce del fatto che il Carroccio del Vicentino detiene un numero considerevole di iscritti, che evidentemente nella qualità non hanno la stessa personalità e lo stesso spessore dei ‘colleghi’ delle altre province. Lo dimostra il fatto che nonostante si sapesse che l’esito sarebbe stato infelice per l’Alto Vicentino, i due contendenti Cecchellero e Colman non solo stati piazzati nella lista di Salvini, che da mesi i sondaggisti davano per grandemente svantaggiata, ma sono stati messi addirittura uno contro l’altro a contendersi la stessa porzione di territorio.
Territorio che avrebbe voluto rappresentare in Regione anche Anna Cervo, che però, essendosi posizionata alle spalle di Maurizio Colman con 1.747 voti, è stata sbattuta fuori dai giochi fin dal primo momento.
di Redazione Altovicentinonline